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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Legalità, Magarò: “Per il contrasto alle mafie serve l’impegno di tutti”

Il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta ha partecipato, in mattinata, ad un dibattito promosso dal Rotaract ad Acri sul tema: “Uomini e donne contro le mafie”

Legalità, Magarò: “Per il contrasto alle mafie serve l’impegno di tutti”

Il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta ha partecipato, in mattinata, ad un dibattito promosso dal Rotaract ad Acri sul tema: “Uomini e donne contro le mafie”

 

 

REGGIO CALABRIA – Giornata all’insegna dell’impegno civile contro le mafie, quella del Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, che ha partecipato, in mattinata, ad un dibattito promosso dal Rotaract ad Acri sul tema: “Uomini e donne contro le Mafie”. Al dibattito, ospitato a Palazzo San Severino-Falcone e coordinato dal giornalista Piero Cirino, sono intervenuti tra gli altri il magistrato Alberto Liguori, componente del Csm, ed il sostituto procuratore Eugenio Facciola. “Siamo consapevoli che il contrasto alla ‘ndrangheta e alle mafie – ha detto Magarò nel corso del suo intervento – è una sfida gigantesca che richiede l’impegno di tutti, perché si tratta di un’organizzazione che ha più facce e conta su una fitta rete di relazioni sul territorio, che agiscono indebolendo l’integrità dello Stato e favorendo i fenomeni corruttivi e degenerativi della pubblica amministrazione”. “Non possiamo lasciare soli i magistrati e le forze dell’ordine – ha aggiunto il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta – Le misure coercitive, arresti, sequestri e confische, sono importantissime, ma da sole non bastano. C’è bisogno di uno stravolgimento culturale che parta da ciascuno di noi, in grado di sconfiggere l’illegalità diffusa, il non rispetto delle regole, terreno fertile nel quale si annida la mafiosità. Anche noi politici siamo chiamati a fare un balzo in avanti nel riconoscere i diritti sganciati dalle clientele ed il merito sganciato dalle raccomandazioni e adottando interventi finalizzati a ridimensionare i fenomeni di disuguaglianza e marginalità delle classi sociali, così da creare condizioni di emancipazione per i calabresi per ridurre quelle fasce del bisogno in cui la ‘ndrangheta prospera, corrompe, affascina ed esercita un più incisivo potere di attrazione”.