Lecce deve diventare zona franca urbana o zona a burocrazia zero
Giovanni D'agata | Il 22, Lug 2013
Previste una serie d’iniziative dello “Sportello dei Diritti” per far attivare Comune e Regione
Lecce deve diventare zona franca urbana o zona a burocrazia zero
Previste una serie d’iniziative dello “Sportello dei Diritti” per far attivare Comune e Regione
La scorsa settimana si è assistito ad un grottesco scaricabarile mediatico tra enti circa una questione per la quale è un’intera classe politica che dovrebbe fare ammenda e trarne le dovute conclusioni: il rischio per Lecce città di perdere la possibilità di divenire Zona Franca Urbana (ZFU) ma anche Zona a Burocrazia Zero (ZBZ).
In un momento di così grave crisi per un’intera collettività, è gravissimo che amministratori seppur di diverso colore politico si affannino a scaricare le colpe tra di loro ed invece non si attivino sin da subito. Perché i cittadini e le imprese, per l’incapacità dimostrata sinora dai nostri rappresentanti locali, rischiano di perdere la possibilità di beneficiare delle opportunità sia dell’interessante meccanismo di esenzione da imposte sui redditi, Irap, imposta sugli immobili, nonché l’esonero dai contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente previsto dall’art. 37 del Governo Monti come ZFU, ma allo stesso tempo delle semplificazioni di carattere amministrativo per le imprese ribadite dal Decreto legge “Del Fare” del 21 giugno 2013 (peraltro già consentite dal Decreto Monti) come ZBZ.
Per tali ragioni, Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, comunica che l’associazione avvierà una serie d’iniziative tra e per la cittadinanza, per far si che s’interrompa l’inattività da parte del Comune di Lecce e Regione Puglia, a partire da una raccolta firme anche per protestare contro l’inerzia dei due enti.
Con un’interessante excursus del perché è importante che non si perda più tempo ad attuare queste due possibilità concesse sia dal governo Monti che da quello in carica, gli avvocati Maurizio Villani e Iolanda Pansardi spiegano in dettaglio alla cittadinanza il perché non bisogna più perdere tempo e quali vantaggi rischiano di perdere i leccesi se non verranno utilizzate le già scarse risorse disponibili.