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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Le reliquie di San Clemente nella Concattedrale di Nicotera Dovrebbero avere una più giusta e doverosa considerazione!

Le reliquie di San Clemente nella Concattedrale di Nicotera Dovrebbero avere una più giusta e doverosa considerazione!

Di Clemente Corvo

La Concattedrale di Santa Maria Assunta, sotto le cure Pastorali del Parroco don Francesco Vardè è il luogo principale di culto cattolico di Nicotera, in Calabria, cattedrale fino al 1986 nella diocesi di Nicotera, unità acque principali alla diocesi di Tropea dal 1818. Oggi la chiesa é Concattedrale della diocesi Mileto-Nicotera-Tropea. All’interno della stessa, tra le tante opere di valore sacro – artistiche, ci sono le reliquie di San Clemente Martire. Le stesse, sono state deposte in un’urna in vetro sulla navata di sinistra della Concattedrale. Papa Clemente primo, generalmente noto come Clemente Romano per distinguerlo dall’omonimo Alessandrino, è stato il quarto Vescovo di Roma e papa della chiesa cattolica e quella ortodossa, che lo venerarono come Santo. Adiacente all’urna, c’è un documento scritto in latino riportante il seguente testo: Fratel Saverio Cristiani ordinario (= vescovo) di Sant’Agostino e per grazia del Vescovo Porfinate pastore di Dio e della Sede Apostolica Prefetto prelato domestico della Sacra ed Apostolica Sede – assistente al Soglio Pontificio. Abbiamo fatto in presenza insieme con gli altri e singolarmente le nostre lettere (= interventi) sulle cose da vedere la nostra indubbia fede che a maggior gloria di Dio onnipotente e per la venerazione dei suoi Santi destiniamo ( alcune) sacre reliquie estratte e selezionate per mandato di nostro Signore tolte dal cimitero di Priscilla in Roma e dalla sacra congregazione delle indulgenze effettuata la ricognizione di queste sacre reliquie con dono riprovato dedichiamo il Sacro Corpo col vasetto di sangue del martire San Clemente collocate dai stessi nobili indumenti corroborate da urna lignea di color d’oro e anteriormente da tre cristalli con rubricato segnata per chi di spettanza chiuse per bene tali resti col nostro piccolo sigillo perché si tengano di per se e vengano fatte esporre al pubblico venerazione per cui concediamo anche l’ufficio della messa a questa pubblica venerazione redatta sotto forma di decreto ed Edito dalla congregazione dei riti il giorno 11 agosto 1691. Le lettere allegate e sottoscritte alla presenza con la nostra firma e infrascritta dal nostro segretario abbiamo disposto che vengono date e consegnate a Roma giorno 5 novembre 1790. Facente funzioni il vescovo Porfiriente Sacerdote Antonio Galanti. Traduzione, lettura bilingue stampa in volgare effettuata dal professor Filippo Marino di Gioia Tauro, il quale per le sue grandissime doti professionali merita di essere evidenziato. “Lo stesso, infatti, nato a Palmi, vive ed opera a Gioia Tauro dove é stato ex dirigente scolastico, laureato in lettere, mariologo e agiografo, membro della ” Pontificia Accademia Mariana Internazionalis” e presidente della DC Mondiale e Nazionale, presidente della “Fondazione Hippocampus”, cultore della Varia di Palmi , promotore della traduzione del nuovo PADRE NOSTRO, ha scritto diverse pubblicazioni inerenti la pedagogia e la mariologia, tra questi ricordiamo le tre edizioni del libro ” Le feste Patronali Palmesi della Sacra Lettera e della Varia e i Lapsi su San Cipriano “Allegate alla presente documentazione trovasi la lettera di Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Leo Vescovo di Nicotera e Tropea datata 23/5 1913, che ne permette la venerazione dopo aver fatto la ricognizione delle Sacre reliquie. Avere le reliquie di un Santo all’interno di una Chiesa, come in questo caso nella Concattedrale di Nicotera, è certamente un valore che la impreziosisce nel culto e sotto l’aspetto storico religioso, pertanto un modesto appello al Parroco Don Francesco Vardé ” che tantissimo bene stà facendo ormai da oltre venti anni, sotto l’aspetto sociale e religioso a Nicotera”, ed al neo Vescovo della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea S. E. Mons. Attilio Nostro di origine Palmese, cittadina facente parte del comprensorio della piana di Gioia Tauro, un invito ad entrambi, nel dare una più idonea è giusta importanza alla venerazione di tale Reliquia, in modo particolare nel giorno del 23 novembre giorno di San Clemente con delle funzioni religiose solenni, a discapito di quanto visto nell’ultimo novembre scorso.