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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Le piante possono andare in “letargo” A scoprirlo un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa

Le piante possono andare in “letargo” A scoprirlo un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa
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Anche le piante possono andare in “letargo”. A scoprirlo uno studio condotto dai
ricercatori del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, appena
pubblicato sulla rivista scientifica internazionale ‘PlosOne’. Nell’articolo si evidenzia
la capacità di una pianta erbacea, la Festuca arundinacea L., di tollerare condizioni
ambientali estremamente limitanti per lunghissimi periodi.”Le piante superiori possono
superare lunghi periodi di dormienza, anche molti anni, in condizioni di disidratazione
sotto forma di seme, ha spiegato il ricercatore Lorenzo Guglielminetti, ad oggi,
però, non era mai stata descritta una pianta erbacea perfettamente idratata in grado
di resistere a lungo in condizioni di totale affamamento, al buio, e quindi non in
grado di produrre energia tramite la fotosintesi, e al freddo intenso”. In particolare,
gli scienziati, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno scoperto che la Festuca, utilizzata in passato come foraggio e oggi
impiegata copiosamente nella costituzione di tappeti erbosi, è in grado di germinare
al buio a temperature intorno ai 4 °C e di crescere, seppure a velocità molto ridotta,
in queste condizioni per circa 200 giorni.Dopo questo periodo, terminate le sostanze
di riserva, la pianta rallenta drasticamente il metabolismo e interrompe la crescita
in attesa di condizioni ambientali favorevoli. L’attesa può durare diverse centinaia
di giorni, al termine dei quali la pianta, se esposta alla luce e a condizioni di
temperatura accettabili (23°C), sviluppa nuovamente l’apparato fotosintetico nel
giro di poche ore e, subito dopo, riprende la crescita.