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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Lazzaro, sottopasso pedonale Ss 106 Riace un pericolo per la popolazione Nel 2015 si è registrata una grossa frana che ha interessato le abitazioni sottostanti. Cosa si aspetta a metterlo in sicurezza?

Lazzaro,  sottopasso pedonale Ss 106 Riace un pericolo per la popolazione Nel 2015 si è registrata una grossa frana che ha interessato le abitazioni sottostanti. Cosa si aspetta a metterlo in sicurezza?

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Dopo sei anni di segnalazioni e richieste di messa in sicurezza del tombino scatolare pedonale situato al Km. 22+150 della Ss 106 località Riace di Lazzaro da eseguirsi previo verifiche tecniche per accertare eventuali ammaloramenti determinati da infiltrazioni e gocciolamenti di acqua piovana non visibili all’occhio umano, di recente è stato effettuato dall’ANAS un ripristino corticale.

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Un intervento che non ha raggiunto l’obiettivo prefissato poiché la situazione è decisamente peggiorata in quanto con le piogge di questi giorni le infiltrazioni si sono ripresentate su tutta la parte finale lato mare dell’impalcato con continui e veloci gocciolamenti. Anche tutta la parete lato mare e completamente impregnata di acqua piovana che fuoriesce dalla stessa, il tutto con notevoli scorrimenti e ristagni di acqua sul suolo.

Lo stato dell’arte dice che tutta la struttura nella parte finale lato mare è completamente impregnata di acqua e non sbagliamo nel dire che nel tombino piove.

Non si può escludere che l’acqua piovana penetri dal terreno circostante e sovrastante per la mancanza di feritoie per il deflusso dell’acqua dall’impalcato e risiede sull’impalcato stesso. Mancanza di impermeabilizzazione o deterioramento? e non vogliano immaginare cosa succederà quando questa umidità interesserà il ferro dell’opera in cemento armato per ossidazione.

Pertanto come già suggerito dall’ANCADIC con la richiesta del 4 giugno 2021 è necessario a nostro avviso eseguire degli accertamenti tecnici specialistici per accertare le cause ed escludere ammaloramenti nell’impalcato giacché l’attività ispettiva visiva per quanto accuratamente eseguita non permette di evidenziare carenze di sicurezza.

Considerazione finale: ci siamo stancati di segnalare continuamente le stesse problematiche e ci domandiamo dove sono gli specialisti in organico della proponente ANAS per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dove sono eventualmente gli specialisti universitari

cui la pubblica Amministrazione fa spesso ricorso con bandi di gara per progettazione specialistica. Siamo sempre alle solite a sentire gli amministratori locali mancanza di denaro.

Sul terrapieno all’esterno del guard rail all’uscita del sottopasso lato mare insiste una boscaglia di alberi secchi pericolanti che penzolano in parte in capo ai fruitori del sottopasso oltre che determinare fattore di innesco di possibili incendi.

Va fortemente sottolineato che proprio in quel tratto alla chilometrica 22+I il 9 settembre 2015 si è registrata una grossa frana che ha interessato le sottostanti abitazioni. Non va dimenticato che la Ss 106 è l’unica strada sulla quale vi transita giornalmente tutto il traffico veicolare della provincia jonica reggina per raggiungere la città di Reggio Calabria, con tutte le sue strutture giudiziarie e sanitarie e di attraversamento per la Sicilia, una eventuale interruzione, speriamo che ciò non avvenga mai, determinerebbe una catastrofe sia per l’alto numero di morti che si conterebbero, sia per le difficoltà che si incontrerebbero per affrontare l’emergenza, soccorsi e quant’altro, chi abita soprattutto lungo la 106 sa benissimo quanti mezzi di soccorso a sirene spigate transitano giornalmente su questa importante Strada statale di Lazzaro e non solo di lazzaro.

Non vogliamo che si ripeta quanto accaduto al muro di Bova Marina, situato sulla Ss 106 che dopo anni di continue nostre segnalazioni con le quali si insisteva nel dire che il muro sarebbe crollato e in tal caso avrebbe prodotto effetti di un terremoto, l’ANAS dal canto suo continuava ad assicurarci che il muro era sotto costante monitoraggio, fino a quando intorno alle ore 10,00 del 4 febbraio 2017 il muro è crollato, come previsto, e solo per un caso senza danni alla circolazione stradale e a persone.