banner bcc calabria

L’associazione culturale Anassilaos dedica un incontro alla lirica Renata Tebaldi

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Domani, alle 18, a Reggio Calabria

di CATERINA SORBARA

L’associazione culturale Anassilaos dedica un incontro alla lirica Renata Tebaldi

Domani, alle 18, a Reggio Calabria

 

di Caterina Sorbara

 

 

REGGIO CALABRIA – Venti anni fa si spegneva a San Marino la grande Renata Tebaldi, una delle voci più significative del teatro lirico del Belpaese. All’evento l’Associazione Culturale Anassilaos dedica un incontro che si terrà domani, alle ore 18, presso la Sala di San Giorgio al Corso con l’intervento di Biagio D’Agostino, che ricostruirà la vita e l’opera della cantante e di Pino Papasergio che condurrà la manifestazione.
Renata Tebaldi nacque a Pesaro il 1° Febbraio 1922. Studiò dapprima pianoforte al Conservatorio di Parma e successivamente canto.
Debuttò nel 1944 a Rovigo nel ruolo di Elena nel Mefistofele di Arrigo Boito e, finita la guerra, partecipò nel 1946 al concerto di riapertura della Scala di Milano, sotto la direzione di Arturo Toscanini cantando nella Preghiera del Mosè in Egitto di Rossini e nell’assolo del Te Deum di Giuseppe Verdi. Il maestro Toscanini in quella circostanza definì la sua voce “voce d’angelo”. Da allora iniziò per lei una carriera luminosa che la vide calcare i teatri lirici più importanti e prestigiosi del mondo e interpretare i ruoli più diversi, cantando opere di Giuseppe Verdi (Aida, Otello, Falstaff), Puccini (La Bohème, Tosca, Manon Lescaut), e ancora Giordano (Andrea Chénier e Fedora) e il nostro Cilea (Adriana Lecouvreur). Nella prima parte della carriera affrontò non solo opere di Wagner in lingua italiana (celebratissime la sua Elsa del Lohengrin e la sua Elisabetta del Tannhauser) e di Mozart (Le Nozze di Figaro in particolare), ma anche storiche riprese di lavori di Haendel (Giulio Cesare), Spontini (Olimpia e Fernando Cortez), Rossini (L’assedio di Corinto e il Guglielmo Tell) e del primo Verdi (Giovanna D’Arco). Si cimentò anche in ruoli drammatici interpretando Leonora in La forza del destino e la Wally di Catalani.
Alla Scala, dopo l’esordio del 1946, ella fu una presenza costante anche se dal 1955 al 1958 ruppe i rapporti con il teatro milanese ,esibendosi soprattutto negli Stati Uniti, dove il 31 gennaio 1955 cantò al Metropolitan di New York, trionfando come Desdemona nell’Otello a fianco di Mario Del Monaco. Al Metropolitan siesibì con grande regolarità conseguendo una immensa popolarità con le sue interpretazioni nella Bohème, Madama Butterfly, Tosca,Manon Lescaut, e La Traviata .Rientrò A Milano soltanto nel 1959 esibendosi nell’Andrea Chenier e soprattutto in Tosca a fianco di Giuseppe Di Stefano e Tito Gobbi. Il 23 maggio 1976 con un trionfale concerto alla Scala dà l’addio definitivo alle scene. Le cronache musicali degli anni Cinquanta sono ricche della rivalità, vera o presunta , tra la Tebaldi e la Callas, una rivalità forse alimentata dai fans e che forse provocò la rottura tra la Scala e l’artista pesarese.
La riconciliazione avvenne forse nel 1968, quando, la Callas si recò nel camerino della Tebaldi al Metropolitan di New York.