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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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“L’Asp reggina pensiona i lavoratori malati senza soldi” E' quanto denuncia Giuseppe Gentile, segretario generale Sulpi

“L’Asp reggina pensiona i lavoratori malati senza soldi” E' quanto denuncia Giuseppe Gentile, segretario generale Sulpi
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E’ terribile dover sopportare la condizione di ammalato grave e non poter disporre del reddito mensile per fronteggiare le necessità quotidiane della vita. I lavoratori pubblici ammalati in situazione di gravità, a norma dell’Art. 2 Comma 12 della Legge 335/95, oppure quelli inabili al continuo e proficuo lavoro, vengono sottoposti a visita presso le Commissioni Mediche preposte e, una volta riconosciuti inabili all’attività lavorativa, il datore di lavoro deve dispensarli dal servizio, erogare l’indennità di preavviso secondo contratto e collocarli in pensione. Tutto ciò deve avvenire rispettando la continuità del reddito mensile previsto dall’indennità di preavviso (4 mensilità di stipendio per i dipendenti del comparto e 12 per i dirigenti).
Si tratta di una procedura lineare a tutela del lavoratore ammalato, studiata appunto per colmare il vuoto economico presente dall’istruttoria degli atti amministrativi al pensionamento. Invece, all’ASP di Reggio Calabria non è così. Gli atti amministrativi sono disgiunti e viaggiano dalla periferia alla sede centrale con tempi di attesa assurdi. Soltanto quando viene approvata la prima determina di dispensa dal servizio per inabilità, si può dare il via alla seconda per l’indennità di preavviso. Intanto dal primo giorno del mese successivo, si procede alla sospensione dello stipendio senza tener conto del reddito che deve essere garantito, dalla dispensa al pensionamento, attraverso l’indennità di preavviso. Questo perché gli uffici dello stesso settore lavorano in maniera separata le due determine e bisogna aspettare l’esecutività del primo atto per poi istruire il secondo. D’altronde neppure questi responsabili, riescono a dare quella priorità necessaria all’istruttoria delle due determine, ma, devono aspettare la pubblicazione della dispensa per poi procedere all’erogazione dell’indennità di preavviso.
In questo scenario troviamo persino una forte carenza di comunicazione tra le Commissioni Mediche e gli uffici dell’ASP. Verbali di inabilità e dispensa datati rispettivamente 23 e 30 Marzo, sono stati consegnati agli uffici il 22 Aprile e il 07 Maggio, le dispense sono datate 28 Maggio, l’indennità di preavviso sarà istruita nel mese di Giugno ed erogata, forse, a Luglio o ad Agosto.
In verità basterebbe poco per superare questo problema. Sarebbe sufficiente unificare la procedura contestualizzando le due determine, quelle di dispensa e dell’indennità di preavviso, fermo restando l’abbreviazione della comunicazione tra Commissioni Mediche e uffici amministrativi del Personale.
Infine, bisogna valutare il contesto economico familiare in cui vive il dipendente ammalato, già gravato dai debiti contratti per fronteggiare le cure, con una busta paga svuotata dai prestiti ai quali si aggiunge la tragedia di dover gestire l’ammalto pensionato senza un centesimo disponibile. Insomma una condizione di indigenza al limite della sopportazione, offesa ed umiliata dall’inefficienza amministrativa della parte datoriale.
Pertanto, si rende necessario un semplice e tempestivo intervento da parte del Direttore dell’ufficio Gestione Risorse Umane e del Commissario Straordinario per affrontare in maniera risolutiva questa problematica di rilevanza sociale per mettere la parola fine a una vergognosa vicenda che, tra l’altro, potrebbe essere oggetto di numerosi contenziosi a danno dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.

IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I. Giuseppe  Gentile