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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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L’Area riformista del Pd di Gioia Tauro analizza l’esito delle primarie del centrosinistra "Le primarie non erano e non sono state un referendum locale, un derby gioiese o una sagra paesana come qualche sostenitore di Callipo ha fatto credere, commentando con disprezzo i voti ottenuti da Oliverio"

L’Area riformista del Pd di Gioia Tauro analizza l’esito delle primarie del centrosinistra "Le primarie non erano e non sono state un referendum locale, un derby gioiese o una sagra paesana come qualche sostenitore di Callipo ha fatto credere, commentando con disprezzo i voti ottenuti da Oliverio"
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Riceviamo e pubblichiamo:
Come è giusto che sia in questi casi abbiamo atteso che il tempo maturasse, prima
di fare un’analisi del voto appropriata e dettagliata, convinti, come siamo, che
l’azione politica non debba mai essere dettata dagli istinti, da rigurgiti, dalle
pulsioni del corto respiro.Dopo aver doverosamente ringraziato i tanti concittadini
che si sono recati alle urne per le primarie, abbiamo ritenuto fosse nostro dovere
riflettere e capire quale messaggio questa grande partecipazione popolare abbia voluto
mandare al sistema dei partiti, quale grande responsabilitá ora deriva a noi che
militiamo nel Pd dopo che, registrata a Gioia Tauro ed in Calabria la straordinaria
affermazione di Mario Oliverio, dobbiamo sempre di piú fare tesoro della prova di
fiducia e dell’investimento di credibilitá che i gioiesi hanno fatto su di noi.
Respingiamo con forza le dichiarazioni, ancora rancorose ed offensive, che nell’immediatezza
del voto hanno rilasciato gli sconfitti dall’urna che hanno cercato di sporcare la
grande festa della democrazia che abbiamo vissuto domenica. Le primarie non erano
e non sono state un referendum locale, un derby gioiese o una sagra paesana come
qualche sostenitore di Callipo ha fatto credere, commentando con disprezzo i voti
ottenuti da Oliverio. Le dichiarazioni della coordinatrice del sedicente circolo
tematico della marina di Gioia tauro, che offuscando il clima di distensione che
in tutta la regione il sindaco di Pizzo ha imposto, denotano la solita acrimonia
nei nostri confronti, ma, quel che è ancora piú grave, mortificano la volontá
partecipativa degli elettori e la voglia di impegnarsi di chi come Rocco Sciarrone,
da tempo e non da oggi, ha dettagliato, anche con dichiarazioni stampa, il suo possibile
passaggio al centrosinistra. Nel respingere cioè le analisi affrettate che non tengono
conto della reale portata storica di un voto che deve rilanciare la coalizione e
deve massimizzare il dialogo con la cittadinanza, sentiamo di poter affermare che
la vittoria di Oliverio è prima di tutto la sua vittoria personale su un avversario
che, a differenza sua, ha rinunciato a venire in cittá ed ha fatto solo una veloce
apparizione nella sede dell’autorità portuale, preferendo Palmi e Polistena per
il suo bagno di folla, che a Gioia tauro non ha avuto. É poi la vittoria dei gioiesi,
tanti e non necessariamente inquadrati, in partiti o gruppi, che hanno creduto nel
metodo delle primarie ed hanno votato in una prospettiva regionale, scegliendo il
candidato migliore per guidare il ritorno di Gioia Tauro ai primi posti dell’agenda
politica ed istituzionale. Infine è la vittoria di una squadra, fatta di diverse
anime e sensibilitá politiche, tutte riunite nel comune obiettivo di valorizzare
la partecipazione, unire i gioiesi e non dividerli, dialogare oggi e domani mettendo
al bando gli isterismi di chi, nostalgico della poltrona che ha perso, triste per
la poltrona che NON gli danno, vorrebbe usare il partito per le sue vendette personali
e ne ostacola il rilancio in vista delle comunali, per poter avere mani libere e
avversari meno forti.
Area Riformista PD Gioia Tauro