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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Lamezia, vent’anni d’eccellenza del centro di Neurogenetica Illustrate ricerche e scoperte nel campo delle malattie neurogenerative

Lamezia, vent’anni d’eccellenza del centro di Neurogenetica Illustrate ricerche e scoperte nel campo delle malattie neurogenerative
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di Natalia Gelonesi

LAMEZIA TERME – Se c’è un’eccellenza di cui questa regione può fare vanto è sicuramente il Centro Regionale di Neurogenetica, voluto e diretto dalla Professoressa Amalia Bruni, neurologa di fama internazionale che, grazie alle sue ricerche, ha contribuito in modo determinante alle importanti scoperte nel campo delle malattie neurogenerative, quali l’Alzheimer e altre forme di demenza. L’hanno ricordato, ieri pomeriggio, le autorità presenti e i membri della comunità scientifica, sul palcoscenico di un Teatro Grandinetti, gremito e vestito a festa, che ha offerto la sua scena alla cerimonia del ventennale di nascita del centro, creato con la legge regionale del 1996. La cerimonia ha aperto il lavori del congresso che si svolgeranno a Borgo della Marinella e dureranno fino a Venerdì.

Vent’anni di ricerca nel campo delle malattie neurogenerative, ma anche di pratica clinica e soprattutto di sostegno ad ammalati e familiari, vittime di questa condizione cronica che usurpa la memoria e intacca la dignità.
“Mai come in questo caso ricerca e clinica sono strettamente legati ed imprescindibili una dall’altra” ha sottolineato il prof Orso Bugiani, neuropatologo di fama mondiale, intervenuto per illustrare ai presenti la struttura, le finalità e i risultati delle ricerche negli anni di attività del centro.

Dall’incontro della professoressa Bruni col neurologo francese Francois Foncin, che ha rappresentato il primum movens di una serie di ricerche e collegamenti evoluti nella scoperta delle origini della prima ammalata di Alzheimer, passando dall’individuazione della mutazione della presenilina1, proteina determinante nella genesi della malattia, fino alle recenti pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, Bugiani ha condotto un excursus di questi venti anni in cui la passione, il lavoro instancabile e la forza del gruppo sono stati determinanti per la sopravvivenza e i successi del centro, nonostante le grosse difficoltà in cui spesso si è trovato. Ha inoltre posto l’accento sulle criticità legate ai fondi per il sovvenzionamento della struttura, rivolgendosi a chi, precedendolo sul palco, ha garantito la continuità del sostegno della politica locale e regionale.

Lo stesso concetto è stato ripreso nel saluto di chiusura della professoressa Bruni che ha sottolineato inoltre quanto sia difficile fare ricerca in un contesto con gravi carenze strutturali e infrastrutturali. Il richiamo al valore di questo impegno che, moltiplicato per il coefficiente di difficoltà del territorio, diventa elevatissimo, è stato espresso anche da dal direttore dell’ASP di Catanzaro Giuseppe Perri, dal sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, dal presidente della commissione sanità Michelangelo Mirabello, che hanno manifestato l’orgoglio per la presenza di una struttura che dà lustro all’Azienda, alla città e alla regione, assicurando la loro presenza e vicinanza.

Impegno, passione e spirito di gruppo. Il prof Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria ha messo in evidenza come la Bruni, oltre ad avere indiscussi meriti scientifici, sia stata anche capace di creare un’ottima scuola grazie alla sua generosità. E lei, chiudendo un pomeriggio ricco di emozioni, questa “scuola” l’ha voluta tutta sul palco, chiamando e ringraziando ad uno ad uno i suoi collaboratori. Clinici, patologi, biologi, statistici, informatici, amministrativi che, ogni giorno, e nonostante la precarietà (“Ben diciassette componenti del gruppo sono a contratto”, ci ricorda la direttrice del Centro), con impegno e sacrificio lavorano per continuare la ricerca e garantire la migliore assistenza possibile ad ammalati e familiari. A loro va il nostro grazie perché spesso, dietro tutto ciò che sembra scontato, in una terra che non fa sconti, c’è chi continua a lottare per regalare una speranza.