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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Lamezia Terme, colpi di pistola contro l’auto di un noto avvocato penalista

Lamezia Terme, colpi di pistola contro l’auto di un noto avvocato penalista

I fatti risalgono a mercoledì ma si sono saputi soltanto oggi. Nella notte del 28 novembre ignoti hanno esploso alcuni colpi di pistola attraverso il cancello della abitazione dell’avvocato penalista Leopoldo Marchese contro l’auto di quest’ultimo parcheggiata nel vialetto della casa posta in localita Marinella

Lamezia Terme, colpi di pistola contro l’auto di un noto avvocato penalista

I fatti risalgono a mercoledì ma si sono saputi soltanto oggi. Nella notte del 28 novembre ignoti hanno esploso alcuni colpi di pistola attraverso il cancello della abitazione dell’avvocato penalista Leopoldo Marchese contro l’auto di quest’ultimo parcheggiata nel vialetto della casa posta in localita Marinella

 

 

LAMEZIA TERME – Nella notte del 28 novembre scorso ignoti hanno esploso alcuni colpi di pistola contro l’auto dell’avvocato penalista di Lamezia Terme Leopoldo Marchese, parcheggiata nel vialetto della casa, sparando attraverso il cancello dell’abitazione di località Marinella. Il legale ha aspettato solo questa mattina per sporgere denuncia al comando della Guardia di Finanza, che ha subito aperto un fascicolo di indagine, indagini che sono state avviate anche dalla polizia. Marchese in questo momento è impegnato in diversi processi importanti alle cosche lametine. In particolare è il difensore di Michele Dattilo nel processo che vede quest’ultimo imputato per l’omicidio Villella e di Giovanni Governa, l’ex collaboratore di giustizia sotto processo in corte d’assise per concorso in omicidio nel caso della morte dell’imprenditore Antonio Perri. Inoltre, attualmente difende diversi indagati dell’operazione Medusa condotta contro il clan Giampà egemone nel territorio lametino. L’intimidazione, ma al momento non si sa se le cose sono collegate, è avvenuto il giorno dopo dell’ultima udienza del processo contro Dattilo. Marchese, da parte sua, avrebbe dei sospetti sul possibile responsabile dell’intimidazione e ha lasciato intendere che si tratterebbe di una vicenda legata a uno dei processi nei quali è impegnato.