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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Lamezia, arrestati 4 affiliati ai Giampà. Fanno parte del gruppo di fuoco del clan

Lamezia, arrestati 4 affiliati ai Giampà. Fanno parte del gruppo di fuoco del clan

La Mobile di Catanzaro ha eseguito l’ordinanza di arresto emessa dal Gip nei confronti di 4 persone ritenute essere elementi del gruppo di fuoco del clan Giampà che, tra le altre cose, si è reso protagonista degli omicidi di alcuni esponenti della cosca rivale dei Torcasio generando un clima di forte tensione a Lamezia e nel lametino – ULTIMI AGGIORNAMENTI

Lamezia, arrestati 4 affiliati ai Giampà. Fanno parte del gruppo di fuoco del clan

La Mobile di Catanzaro ha eseguito l’ordinanza di arresto emessa dal Gip nei confronti di 4 persone ritenute essere elementi del gruppo di fuoco del clan Giampà che, tra le altre cose, si è reso protagonista degli omicidi di alcuni esponenti della cosca rivale dei Torcasio generando un clima di forte tensione a Lamezia e nel lametino

 

 

CATANZARO – La Squadra Mobile di Catanzaro, con provvedimento emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha arrestato 4 pericolosi elementi del «gruppo di fuoco» della cosca Giampà ritenuti responsabili di un duplice tentato omicidio e di due diversi omicidi di esponenti di spicco della famiglia rivale Torcasio, avvenuti a Lamezia Terme tra i mesi di marzo e luglio del 2011. I fatti sono legati al conflitto scoppiato fra famiglie rivali che si contendevano il territorio per la riscossione dei proventi delle estorsioni ai danni di diversi imprenditori. Uno degli omicidi suscitò particolare impressione in quanto avvenuto all’interno di campo di calcetto davanti a diverse persone ed un altro avvenne in pieno centro cittadino. 

DA PENTITI RETROSCENA OMICIDI

Le dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia hanno consentito di svelare i retroscena di un duplice tentato omicidio e di due omicidi commessi a Lamezia nel 2011. Le dichiarazioni dei pentiti hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Luca Piraina, di 24 anni, Pasquale Catroppa (27), Maurizio Molinaro (39) e Alessandro Torcasio (30), ritenuti il gruppo di fuoco della cosca della ‘ndrangheta dei Giampa’ di Lamezia Terme. L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata stamani ai quattro nelle carceri di Vibo Valentia e Rossano dove si trovano detenuti per altri reati. Piraina, Catroppa e Molinaro sono accusati del duplice tentato omicidio di Umberto Muraca e Angelo Paradiso, avvenuto a Lamezia Terme nel marzo del 2011. Alessandro Torcasio è invece ritenuto responsabile degli omicidi di Vincenzo e Francesco Torcasio, compiuti a Lamezia Terme, rispettivamente, nel giugno e nel luglio del 2011. All’origine del duplice tentato omicidio e degli altri due omicidi, secondo le indagini della squadra mobile di Catanzaro, ci sarebbe l’interferenza della cosca dei Torcasio nella riscossione delle estorsioni nei confronti di imprenditori già vittime del racket da parte dei Giampà.

DDA, NO ‘SANTUARI’ INTOCCABILI

“Su Lamezia Terme entro l’estate riusciremo a sradicare definitivamente il gruppo dei Giampà. E la nostra attività non si fermerà davanti a nessun santuario”. Così il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, circa le indagini in corso sulla criminalità organizzata a Lamezia Terme. Borrelli ed il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, sono intervenuti stamane alla conferenza stampa per illustrare le indagini che hanno portato all’arresto dei presunti componenti del gruppo di fuoco della cosca Giampà. Lombardo ha evidenziato che c’é la “massima attenzione su Lamezia Terme che è uno dei territori ad alta densità mafiosa del distretto della Dda di Catanzaro. E c’é anche la massima attenzione per quanto riguarda le infiltrazioni della criminalità. Oggi, e la cosa non riguarda solamente Lamezia Terme, il vero problema è quello che vede le cosche infiltrarsi nei settori della città civile. Questo è un tema senza perimetri e quindi diventa anche più difficile riuscire a ricostruirne i contorni”. Borrelli ha anche annunciato che “su Lamezia si stanno compiendo accertamenti sul fronte dei collegamenti tra i clan e l’imprenditoria. In quest’ultimo anno e mezzo abbiamo lavorato bene ed abbiamo avuto degli ottimi risultati”. Al Procuratore di Catanzaro è stato chiesto anche se la Dda si sta occupando del Piano strutturale comunale di Lamezia Terme. Lombardo ha affermato che “la Dda si occupa di vicende che riguardano la criminalità organizzata, mentre le Procure ordinarie si occupano di altri fatti. Se ci fosse un’indagine da parte nostra, comunque, non potrei parlarne”.