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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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L’allarme del Sulpi: “La Casa di riposo di Rizziconi non paga i lavoratori”

Gentile: “L’acconto del 50% del 2013 della Regione non basta a pagare gli stipendi”

L’allarme del Sulpi: “La Casa di riposo di Rizziconi non paga i lavoratori”

Gentile: “L’acconto del 50% del 2013 della Regione non basta a pagare gli stipendi”

 

 

 

Siamo in campagna elettorale e la bufera che si abbattuta sul presidente Scopelliti suscita grande preoccupazione nei partiti della maggioranza di governo della nostra regione. Per recuperare la drastica discesa del consenso, chi detiene ancora in mano lo scettro del potere si affretta per cogliere qualsiasi opportunità utile a rinvigorire i contenitori del consenso. Registriamo questo fenomeno da alcuni mesi e vediamo come contraltare la grande sofferenza degli esclusi ancora in attesa dei pagamenti 2013, mentre altri hanno già incassato il primo trimestre 2014. E’ veramente vergognoso rimandare continuamente l’erogazione del dovuto di un anno e mezzo a strutture socio sanitarie privilegiando gli amici di altri settore meno importanti.
Questa è la filosofia sposata dalla vecchia politica ancora presente in molti nostri rappresentanti. Altra cosa sono gli interessi generali sbandierati da tutti ma praticati da pochi. Decine di lavoratori negli ultimi tre anni hanno ricevuto soltanto due anni di stipendio (il salario non è stato corrisposto per 3 mesi nel 2011, 3 nel 2013 e 6 nel 2014). Insomma questi lavoratori non hanno più nulla da perdere e sono decisi a mettere in atto una forte protesta per rivendicare il sacrosanto diritto di essere pagati puntualmente tutti i mesi e non stare a chiedere l’elemosina o il favore a nessuno.
Basta aspettare chi non arriva mai perché i soldi del proprio lavoro non bastano e quando non ci sono neanche quelli la vita diventa impossibile.
L’ufficio ragioneria della Regione Calabria in ottemperanza al mandato ricevuto dai Servizi Sociali e dopo continui rinvii, lunedì 09 Giugno ha fatto un bonifico di € 169.931,00 pari al 50% delle somme 2013 da erogare alla Fondazione San Francesco d’Assise di Rizziconi. Questa l’unica nota positiva registrata dopo un anno e mezzo e però, nonostante la rimessa regionale i lavoratori continuano a restare a bocca asciutta.
Forse sarà pagato lo stipendio di Dicembre 2013.
Evidentemente i debiti accumulati negli anni dalla casa di riposo sono talmente tanti che hanno assorbito gran parte del denaro ricevuto e forse quello rimasto non basta neanche a pagare un solo mese di stipendio.
Quale è il sistema amministrativo che governo una struttura sociale eccellente presente da decenni sul territorio pianigiano ben lontana dall’appartenenza politica ma fortemente deficitaria nella gestione delle risorse economiche?
Or dunque se la Regione Calabria ha un debito di arretrato di un anno (circa € 170.00,00) e se l’ASP per la quota sanitaria non ha fatture sospese da pagare e poi, se i vecchietti ricoverati versano una quota mensile individuale di circa € 1.500,00, perché i conti non quadrano? Cosa è successo negli ultimi anni? Sicuramente con i soli € 170.000,00 della Regione, qualora dovessero arrivare in tempi brevi, non basterebbero certamente a coprire gli importi di 12 mensilità stipendiali per circa 25 dipendenti. Bisogna quindi capire la destinazione in bilancio di tutto il resto del denaro.
Forse qualcuno imbroglia le carte e le vittime non sono soltanto i lavoratori ma anche qualche persona perbene impegnata a tenere buoni i lavoratori promettendo il famoso imminente pagamento di tutti gli arretrati “mi pagate domani”. Adesso basta i lavoratori non hanno più intenzione di farsi prendere in giro e pretendono di fare piena luce sui conti della Fondazione pertanto, qualora le Autorità Giudiziarie e di governo non interverranno sulla gestione della Fondazione, si vedranno costretti a bloccare tutte le attività fino a quando non ci sarà un controllo mirato e di verità per capire i fatti del passato e le sorti future della casa di riposo e protetta di Rizziconi.
IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile