RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
CITTANOVA È AL COLLASSO
MA GLI AMMINISTRATORI VIVONO SU UN ALTRO PIANETA
Lo scollamento tra l’azione amministrativa e la Comunità di Cittanova è ormai totale, irrimediabile e sotto gli occhi di tutti (anche se gli inquilini del Palazzo Municipale sembrano non accorgersi di nulla, o fanno finta…). Da anni, associazioni, imprese, commercianti e cittadini continuano a manifestare malessere e preoccupazione per il futuro del paese: purtroppo, però, ogni critica costruttiva, suggerimento, consiglio ha finito per sbattere sistematicamente contro il muro di gomma eretto da Sindaco, Giunta e maggioranza consiliare. Una sordità che ha costretto “A Testa Alta” a prendere le distanze da un metodo politico e amministrativo presuntuoso, autoreferenziale e per nulla attento alle esigenze reali dei Cittanovesi. Anche su questioni elementari, di ordinaria amministrazione, i risultati sono scadenti.
– Biblioteca. Nonostante la conclusione del cantiere per la realizzazione della nuova struttura, questa continua a rimanere interdetta al pubblico. Come mai? E che fine ha fatto il prestigioso Museo Civico di Storia Naturale? Mistero.
– Zomaro. Lo stato di degrado in cui versa il nostro Villaggio è avvilente. Strade dissestate e impianto di illuminazione carente stanno allontanando sempre di più i visitatori da uno dei luoghi più attrattivi del nostro territorio. Un volano di sviluppo straordinario preda dell’incuria e della mancata progettualità. E anche le arterie di accesso ai vari punti di interesse mancano di manutenzione (acqua bianca, laghetto).
– Aree rurali. L’abbandono di queste zone popolose e produttive è documentato dalle lamentele quotidiane di Cittadini esasperati dalle condizioni indecenti della viabilità periferica e del sistema di illuminazione.
– Strade interpoderali. Sempre più malridotte, stanno diventando un tappo per l’economia locale e per gli investimenti dei nostri imprenditori agricoli. Quanti proprietari terrieri sono costretti a raggiungere i loro fondi in condizione di enorme disagio? Fondi che a volte sono del tutto irraggiungibili. Queste cose gli amministratori non le sanno? Se non le conoscono, il problema è gravissimo, perché sintomatico di un disinteresse costante verso il paese. Se invece ne sono a conoscenza, il dramma diventa doppio: consapevoli del collasso eppure immobili e privi di idee utili per risolvere le criticità.
– Scuole dell’Infanzia. Gli alunni del plesso scolastico di contrada San Pietro sono ancora privi di un refettorio e sono costretti ad usufruire del servizio mensa all’interno delle loro classi. Perché? E perché i cantieri per la ristrutturazione del nuovo Asilo “Sant’Antonio” sono fermi da anni?
– Località Torre. I lavori in località Torre sono fermi da tempo, mentre il Centro di Aggregazione realizzato in quell’area risulta ancora in attesa di affidamento. E viene da pensare che nessuna programmazione è stata prevista in tal senso, visto che gli arredi della struttura stanno traslocando verso la stanza del Sindaco. Sono forse questi i progetti di sviluppo di cui tanto parlano gli amministratori? Che tristezza.
– Cimitero. Come mai, a distanza di quasi due anni dalla vendita dei terreni cimiteriali per la costruzione delle nuove edicole, i contratti con gli acquirenti non sono stati ancora firmati? L’Ente i soldi li ha incassati, ma l’iter a che punto è?
– Piano Strutturale Comunale (Piano Regolatore). Non esistono atti ufficiali relativi a questo documento strategico e fondamentale per lo sviluppo del paese. Come si può pensare di avviare un’azione di crescita reale per Cittanova senza il PSC? Questo significa fare i prestigiatori prendendosi gioco dei Cittadini.
Questi sono solo alcuni esempi dell’azione sbadata di un’Amministrazione sempre più debole e isolata. Famiglie, anziani e giovani: non c’è traccia di interventi strutturali a favore di queste categorie. E non hanno maggiore fortuna aziende, commercianti e liberi professionisti. L’Associazionismo è stato quasi completamente annientato. L’Estate Cittanovese è solo un lontano ricordo, mentre le attività commerciali continuano a chiudere. Insomma, di fronte a tale disastro, il Sindaco e la sua maggioranza trovano il tempo e il modo per dare lezioni al movimento “A Testa Alta” invece di sforzarsi a comprendere le nostre critiche costruttive e le ragioni che ci hanno portati alla fuoriuscita dalla Coalizione. Certo, ci sentiamo anche noi un po’ responsabili di questo sfacelo, perché abbiamo peccato di ingenuità: abbiamo subito un inganno, poi un tradimento e infine l’isolamento da parte di chi avevamo sostenuto con convinzione e determinazione. E come noi, anche i Cittanovesi. Resta l’insegnamento per il futuro. Noi puntiamo su un nuovo percorso che sappia fare tesoro degli errori commessi e basato sulle risorse di una straordinaria Comunità e del suo territorio. Agli altri, abituati a criticare tutti tranne che sé stessi, lasciamo il ruolo di primi della classe.
Il movimento politico
“A Testa Alta”