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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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L’acqua a Taurianova “gira e passa e non sa dirmi niente…” Un danno causato dalla ditta che fa i lavori per l'energia elettrica, ha creato disagi sull'erogazione dell'acqua potabile per circa una settimana, ma sembra che anche questa volta ce l'abbiamo fatta (?)

L’acqua a Taurianova “gira e passa e non sa dirmi niente…” Un danno causato dalla ditta che fa i lavori per l'energia elettrica, ha creato disagi sull'erogazione dell'acqua potabile per circa una settimana, ma sembra che anche questa volta ce l'abbiamo fatta (?)

Il problema dell’acqua è stato (si spera), risolto. Stamattina è stata riaperta e quindi, la cittadinanza di Taurianova riavrà un sacrosanto servizio dopo un calvario durato quasi sette giorni.
Il problema della carenza dell’acqua di questi giorni è dovuto ad alcuni danni causati accidentalmente, ripetiamo accidentalmente dalla ditta che sta effettuando i lavori per conto di Enel la quale ha danneggiato seriamente la conduttura idrica dove la stessa, è stata sostituita con diverse decine di metri di tubatura. Nei fatti, paradossalmente, è stata “modernizzata”. Questa volta, la colpa non è dell’Amministrazione Comunale e che anzi, in questi giorni tramite la grande solerzia degli operai comunali, dal vicesindaco (Caridi è come il cacio sui maccheroni, un prezzemolo tra le crescenti erbacce), ha visionato i lavori di ripristino della ditta.
Una riflessione va fatta, anche a seguito di quanto accade nei social, da ciò che si legge, dall’ignoranza in movimento, dal seme della saccenza per pennacchi mancati e addio sogni di gloria, vuoi anche per sindrome rancorosa dovuta ad esempio a una “vai via”, “ti prego chiamami, sono stato sempre conte” oppure che ne so, “Ci conosciamo da tempo, mi piacerebbe entrare in magg…iolino”, però quello cabriolet.
Ma quando il rancore grida, la ragione tace, diceva massaro Roccu dai tempi delle ruberie delle ciliegie.
Purtroppo ci sono momenti in cui, dove la cultura delle parole proviene da asini raglianti convinti di essere cavalli di razza, ma vuoi vedere che invece sono dei bardotti?
Questo per dire cosa? Purtroppo la cultura della tolleranza, come anche quella della verità e del sapere deve per forza passare dal concetto assiomatico di onestà intellettuale perché sparare sempre con lingue a doppio taglio e con veleno in corpo e scaricare della rabbia, non sempre aiuta un libero ragionamento fatto di verità e di rispetto della stessa.
L’onestà intellettuale è caratterizzata dallo spirito di imparzialità, qualsiasi sia la parte politica, altrimenti ci ritroviamo a fare gli stessi ragionamenti dei comunisti in naftalina i quali essendo stati sempre un “apparato” particolare, contestano a proprio piacimento quello che potrebbe essere un reale concetto di verità, fortunatamente poi che il socialismo, quello liberale, riformista ha messo le cose a posto, dicendo che si può lavare con il sapone e acqua, ma soprattutto è possibile un mondo migliore al passo con i tempi.
Come ad esempio, già mi aspetto il solito imbecille da asporto che farà la battuta, affermando che scrivendo ciò siamo (sarei) dalla parte della maggioranza, ma sì, sarà sempre un imbecille da asporto con seguaci galoppini da fiera dell’est, per due soldi, un topolino mio padre comprò…
Qualcuno dirà sempre che, con l’ex sindaco Fabio Scionti si era più duri, mente con l’attuale Biasi si è diciamo “consociativi”, morbidi, “accondiscendenti”, ma purtroppo, come possiamo rispondere anche noi all’ignoranza in movimento? Come si fa a spiegare che noi non abbiamo partecipato alle competizioni comunali se non con il nostro doveroso voto da cittadini? Come facciamo (e faccio) spiegare che magari sono disattenti sulle diverse questioni sollevate da noi come la stabilizzazione degli ex Lsu/Lpu, come il “decoro urbano” o come la questione dei lavoratori Avr, così come tante altre cose con le quali da anni ci battiamo, ma che purtroppo, siccome ha vinto Biasi, i ruoli adesso si capovolgono.
Ma c’è una sostanziale differenza, chi scrive può dirlo ad alta voce che ha sempre contrastato Biasi dal 1997 e non da tratti di tempo (come altri e dai loro dissapori nonché da esclusioni di liste o magari da altre situazioni che negli anni si sono succeduti). Dopo che il compianto (e dimenticato purtroppo) Emilio Argiroffi, aveva finito il mandato da primo cittadino e subito dopo subentrò Roy Biasi, da lì, 1997, oggi 2021, sono esattamente 24 anni di non condivisione nemmeno di una virgola nei riguardi di Biasi, ma con onestà intellettuale, la stessa utilizzata per Fabio Scionti, per Mimmo Romeo e per i Commissari prefettizi.
L’attuale amministrazione se dovessi paragonarla a un termine il quale spesso utilizzavo nel mandato Scionti, nei riguardi di un vicesindaco di allora con la metafora di Totò, è “una nebbia che c’è ma non si vede” se non immortalata da qualche selfie. E non so fino a quando Roy Biasi ce la farà a reggere tutto da solo (sic!).
Il corpo umano ha bisogno di riposo, sia fisico che mentale e…. non sarà mai un “selfie” a salvare Taurianova o le passerelle come se ci trovassimo all’interno del museo di Madame Tussauds.
C’è un’opposizione che si vede solo nei consigli comunali e poi va a sedersi nel bar di Acli, il dio della nebbia mei pressi di Olimpo.
D’altronde, abbiamo capito anche sulla nostra pelle che a Taurianova, il domani tra due giorni sarà sempre e continuamente come ieri.
(GiLar)