Laboratorio Riace 2014: da Cinquefrondi a Polistena, un altro spaccato della Calabria
Ago 08, 2014 - redazione
I giovani provenienti dal Nord Italia e i pensionati dello Spi Cgil di Imola e Rimini hanno prima visitato il “Frantoio delle Idee” a Cinquefrondi e, successivamente, si sono recati all’incontro con i responsabili di Emergency e della Cooperativa Valle del Marro presso la sede del Poliambulatorio di Emergency a Polistena
Laboratorio Riace 2014: da Cinquefrondi a Polistena, un altro spaccato della Calabria
I giovani provenienti dal Nord Italia e i pensionati dello Spi Cgil di Imola e Rimini hanno prima visitato il “Frantoio delle Idee” a Cinquefrondi e, successivamente, si sono recati all’incontro con i responsabili di Emergency e della Cooperativa Valle del Marro presso la sede del Poliambulatorio di Emergency a Polistena
Riace – Continua il Campo-Laboratorio Riace 2014, “Diritti, legalità e
immigrazione” promosso da Cgil Rc-Locri, Spi Cgil Rc-Locri, Flai Cgil
Rc-Locri, Arci-Comitato territoriale Rc e Libera e che si svolgerà sino al
9 agosto prossimo presso il Paese dell’Accoglienza..
I giovani provenienti dal Nord Italia e i pensionati dello Spi Cgil di
Imola e Rimini sono gli interpreti di una settimana ricca di informazioni e
momenti formativi, ma soprattutto rappresentano interlocutori attenti a
comprendere le dinamiche del territorio calabrese, attraverso una
full-immersion a tutto tondo.
Così hanno vissuto la tappa del Campo riguardante la zona tirrenica: hanno
prima visitato il “Frantoio delle Idee” a Cinquefrondi e, successivamente,
si sono recati all’incontro con i responsabili di Emergency e della
Cooperativa Valle del Marro presso la sede del Poliambulatorio di Emergency
a Polistena insieme con i ragazzi del Campo di Libera.
Le iniziative, promosse all’interno del programma, sono state un’esperienza
importante perché più di un messaggio è stato trasmesso nel corso dei due
distinti incontri.
Al “Frantoio delle Idee” , nato circa sei mesi fa, dall’idea dei volontari
di “Rinascita per Cinquefrondi” associatisi poi con Arci–Comitato
provinciale Rc, la cultura è stata la protagonista indiscussa del confronto
– coordinato da Cristina Riso e Dario Nunnari (Arci-Comitato territoriale
Rc) con i contributi di Michele Conia (Arci Cinquefrondi) e Lamine (ragazzo
senegalese che ha raccontato la sua storia) -: veicolo di informazioni,
strumento di formazione rivolto soprattutto ai più giovani attraverso corsi
di teatro o laboratori creativi, mezzo di inclusione sociale, di
socializzazione, di interlocuzione e di riflessione.
Un luogo dove il Frantoio è diventato un “palcoscenico” per ogni forma di
arte ed espressione. Diretto alla comunità; per tutta la comunità.
Presso il Poliambulatorio di Emergency (struttura che il gruppo ha
visitato), si è svolto poi l’incontro con i responsabili dell’associazione
umanitaria fondata da Gino Strada, affrontando temi quali l’immigrazione,
l’accoglienza e l’integrazione. La lotta contro lo sfruttamento, contro il
caporalato, contro la schiavizzazione e la ghettizzazione del migrante. Per
un riconoscimento dei diritti dell’immigrato che, prima di tutto, ha una
propria dignità e un proprio valore.
Portatore di una cultura diversa, è il soggetto più debole di una società
dove, oggi, ogni straniero viene considerato un clandestino e dove il
diritto all’asilo politico è quasi inesistente.
Argomenti che hanno fatto riflettere tutti i partecipanti all’incontro
sulle politiche di “chiusura” verso chi sfugge, spesso, da un destino
segnato dagli orrori della violenza e della guerra, e che cerca in Italia e
in Europa una possibilità nuova, per ricominciare, per vivere onestamente.
Ecco, cosa allora diventa imprescindibile: attuare politiche di vera
integrazione a livello europeo perché la questione immigrazione non è solo
un problema italiano. È una questione di civiltà.
Il gruppo del Campo di Riace – unitamente ai ragazzi del Campo di Libera
che si sta svolgendo a Polistena – ha infine partecipato all’incontro con i
responsabili della Cooperativa Valle del Marro che si è tenuto presso il
centro polifunzionale, sito nell’immobile confiscato alla ‘ndrangheta, e
nel corso del quale sono state ascoltate le testimonianze di Antonio Napoli
(socio della Cooperativa) e di Matteo Luzzi (fratello di Pino, vittima
innocente di ‘ndrangheta).