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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Laboratorio fantasma dell’Istituto Superiore di Sanità Laura Ferrara (M5S) presenta un’interrogazione a Bruxelles

Laboratorio fantasma dell’Istituto Superiore di Sanità Laura Ferrara (M5S) presenta un’interrogazione a Bruxelles
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BRUXELLES – Questa mattina Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle,
ha presentato una interrogazione parlamentare per mettere al corrente l’Unione Europea
dei gravi fatti denunciati dalla trasmissione “Report” relativi alla inesistenza
del laboratorio che dovrebbe svolgere i test per i pacemaker, test indispensabili
per la certificazione di conformità.

“Sarebbe gravissimo e preoccupante anche per la stessa credibilità delle istituzioni
– afferma l’europarlamentare calabrese – se venisse accertato che il laboratorio
non svolge i test sin dall’anno 2000 specie se in tale periodo è continuata l’attività
di certificazione.”. E infatti, proprio nel settembre del 2000, quando il direttore
del dipartimento tecnologie dell’ISS nominò il novo responsabile del laboratorio,
questi rinunciò all’incarico sulla scorta della circostanza che “l’attuale laboratorio
di prova Pacemaker non consente l’esecuzione di nessuna delle prove previste dalla
attuale normativa tecnica” e inoltre perché “ la supervisione della manutenzione
e dell’assistenza tecnica delle apparecchiature del laboratorio di prova Pacemaker
presuppone l’esistenza del laboratorio di prova, che, di fatto, non esiste.”
“Parliamo di meccanismi tecnologicamente avanzati – prosegue Laura Ferrara – dai
quali dipende la vita di tantissime persone, non vorremmo rivivere il dramma delle
valvole cardiache difettose, era assolutamente doveroso interessare l’Europa di questa
vicenda, le dita incrociate le lasciamo ad altri!”.
L’interrogazione presentata, oltre a dare conto della vicenda, chiede alla Commissione
quali iniziative intenda intraprendere per verificare se l’ISS possiede, e possedeva,
le caratteristiche tecniche e funzionali per effettuare i collaudi dei pacemaker
ai fini del rilascio delle certificazioni di conformità.
Intanto sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un fascicolo e il nucleo della
Polizia investigativa Tributaria della Guardia di Finanza ha effettuato un’ispezione,
con la quale pare sia stata accertata l’amara realtà dei fatti denunciati.