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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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La vocazione turistica del lungomare di Gioia Tauro Attenzione focalizzata sull'importanza economica che riveste un punto nevralgico della città

La vocazione turistica del lungomare di Gioia Tauro Attenzione focalizzata sull'importanza economica che riveste un punto nevralgico della città
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di Caterina Sorbara

La città di Gioia Tauro, fin dall’antichità possiede una vocazione marinara e commerciale, infatti già nell’ Ottocento era conosciuta anche all’estero. A Gioia Tauro, facevano scalo grandi velieri, battenti bandiere di diversa nazionalità, che caricavano il pesce e la produzione agricola della Piana. In modo particolare i frutti della terra come l’olio, il grano e il vino, arrivavano sulla costa gioiese trasportati sui muli per poi essere conservati in enormi botti che,in seguito venivano caricati sui bastimenti. Il commercio con Gioia aveva una grandissima importanza economica, tanto da indurre molti Stati ad aprire sedi consolari proprio a Gioia Tauro
Stati Uniti , Inghilterra, Brasile, Svezia, Norvegia, Spagna, Germania e Francia avevano propri rappresentanti a Gioia Tauro.

Ancora oggi, sebbene in maniera diversa, la città è un vero e proprio centro commerciale,meta di tutti gli altri comuni della Piana e,se l’annosa questione del porto riuscisse a risolversi, voglio dire se le merci venissero lavorate a Gioia Tauro, allora la cittadina ritornerebbe ai fasti del passato.
Gioia Tauro, oltre agli antichi palazzi, al centro storico denominato “Piano delle Fosse” e al Museo Archeologico Metauros, possiede anche un bellissimo lungomare, preceduto da un vialone puntellato di palme.
Caratteristico è il pontile sul mare, costruito nel lontano 1955, molto frequentato dai pescatori gioiesi.
Nelle giornate più terse, le Isole Eolie sono la vera attrazione, con lo Stromboli che spesso si vede fumare in lontananza. Qualche anno fa l’Amministrazione comunale, guidata dall’avv. Renato Bellofiore, aveva avviato dei lavori, che hanno abbellito ancora di più il lungomare, con una pista ciclabile, un parco per i bambini e delle bellissime fontane.

Sappiamo benissimo che una località può diventare a vocazione turistica solo se possiede un bellissimo paesaggio, storia, arte, cultura, tradizioni e un ottimo clima. Ma non basta, perché a tutti questi elementi si devono aggiungere le infrastrutture che possono permettere ai turisti di soggiornare come alberghi, ristoranti, bar, teatro e ottimi collegamenti. Purtroppo oltre alla naturale bellezza unita a quella acquisita dai lavori, il lungomare non possiede le infrastrutture adeguate. Nel passato, nei lontani anni 60, famoso era il lido Gerace, frequentato da tutta la Piana. Oggi pochi sono i lidi e non c’è un buon albergo che permetta al turista di soggiornare. Mi riferisco ad un albero vicinissimo al lungomare.

Sarebbe bello utilizzare l’ex Gaslini, trasformarlo in un albergo, lasciando intatta la forma originaria. Non è ancora pronto il cine/ teatro e d’estate, a volte, negli spettacolini, manca la qualità. Insomma c’è ancora molto da fare, perché si possa parlare di vocazione turistica. Sul lungomare gioiese d’estate, si riversa l’intera Piana, ma è solo per una passeggiata, un semplice gelato o un caffè, ma il vero turista è ancora lontanissimo.

Un progetto vincente è quello della realizzazione del Lungomare Gioia –Palmi, fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Pedà e sposato anche dal sindaco di Palmi, Giovanni Barone, la cui cantierizzazione dei lavori è prevista entro il 2017. Progetto che una volta realizzato, unito alla realizzazione di altre strutture come un albergo e il teatro, diventerà volano di sviluppo per l’intero territorio pianigiano e il lungomare sarà davvero meta di numerosi turisti.