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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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La Varia di Palmi si appresta a diventare patrimonio immateriale dell’umanità

La Varia di Palmi si appresta a diventare patrimonio immateriale dell’umanità

nofotoDomenica 25 agosto con la spettacolare processione dell’imponente macchina a spalla si concludono le celebrazioni in onore della Madonna della Sacra Lettera. Presenti i delegati Unesco

La Varia di Palmi si appresta a diventare patrimonio immateriale dell’umanità

Domenica 25 agosto con la spettacolare processione dell’imponente macchina a spalla si concludono le celebrazioni in onore della Madonna della Sacra Lettera. Presenti i delegati Unesco

 

 

A Palmi le celebrazioni della Madonna della Sacra Lettera, patrona e protettrice della città, raggiungono il culmine con la processione della Varia. Come da tradizione, nell’ultima domenica di agosto i palmesi ripetono l’antico atto di devozione all’effigie della Madonna e alla reliquia del Sacro Capello e portano in processione lungo il corso Garibaldi, il carro (la Varia) che raffigura l’assunzione di Maria Vergine in cielo.
Espressione del profondo sentimento religioso e della pietà popolare radicati nella comunità palmese, la festa della Varia riporta alla vicenda di grande umanità e solidarietà che vide coinvolti il Senato di Messina e la città di Palmi durante la pestilenza scoppiata nel 1575. Per sfuggire al contagio migliaia di messinesi trovarono assistenza e ospitalità a Palmi.
In segno di ringraziamento, il Senato peloritano fece dono ai palmesi di uno dei tre capelli della Madonna che la Vergine aveva consegnato con una lettera nel 42 d.C. ai messinesi in pellegrinaggio a Gerusalemme. Nel gennaio del 1582, Giuseppe Tigano portò da Messina a Palmi il reliquario col Sacro Capello a bordo di un vascello. Dalla metà del Cinquecento si radica quindi anche a Palmi la devozione alla Madonna della Sacra Lettera già venerata nella dirimpettaia Messina. Un culto che unisce due comunità religiose e fa rivivere il passato e la storia di un popolo che ha affidato e continua ad affidare speranze e destino alla sua incrollabile fede.
«La Varia insieme ad altri aspetti caratteristici costituisce la settimana palmese in cui il popolo manifesta i suoi ideali, la sua storia, il suo fondo di religiosità e di sentimento». Così Luigi Lacquaniti tratteggia le celebrazioni religiose e civili che rendono Palmi anche un polo di attrazione turistica e culturale.
La manifestazione della Varia è ormai conosciuta a livello internazionale e non rappresenta soltanto il radicamento al passato ma anche la proiezione verso il futuro, un momento di aggregazione in cui emergono solidarietà, condivisione e scambio culturale.
L’origine dell’imponente macchina a spalla risale al Medioevo, quando l’esigenza dei fedeli di dimostrare la forte vicinanza a Dio portò alla costruzione delle prime Bare o Vare a forma conica e molto alte, proprio per simboleggiare l’avvicinamento al Signore. Grosse travi di legno sorreggono il maestoso carro sormontato da una costruzione conica in ferro avvolta da una copertura in carta a forma di nuvola intorno alla quale prendono posto i figuranti che interpretano gli angioletti e gli apostoli.
In cima alla complessa macchina processionale, ideata dal cav. Giuseppe Militano, si colloca all’altezza di sedici metri l’Animedda, cioè la bambina scelta dal popolo per interpretare la Vergine che ascende al cielo. Salutata con la preghiera “senza sconzu, Maria di la Littara”, l’Animedda ha vicino un altro figurante che impersona il Padreterno. Il carro è portato in spalla dai ‘Mbuttaturi, giovani devoti in divisa bianca con una fascia rossa in vita appartenenti alle cinque corporazioni dei mestieri cittadini. Ogni corporazione prende posto sotto una delle travi collocate nel “Ccippu” e due corde lunghe 150 metri tirate dai fedeli trainano il Sacro Carro.
La Varia procede rapida mentre la folla tra commozione e preghiera non smette di puntare lo sguardo verso l’Animella simbolo della Vergine. L’evento, ad ogni edizione, richiama a Palmi oltre centocinquantamila presenze provenienti anche dall’estero e rientra nella “Rete delle grandi macchine a spalla” insieme alla Ballata dei Gigli di Nola, la Faradda dei Candelieri di Sassari e il Trasporto della Macchina di Santa Rosa di Viterbo.
L’edizione 2013, la sesta degli ultimi venti anni, si è aperta con la candidatura della Varia a bene immateriale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, conferimento che, come ha dichiarato la coordinatrice della Rete e responsabile della candidatura UNESCO, Patrizia Nardi, «traghetterà la Calabria, tra le poche regioni a non avere ancora siti UNESCO, verso un prestigioso obiettivo che aprirà l’intero territorio regionale a scenari importanti di sviluppo sostenibile». A Palmi saranno presenti il delegato UNESCO prof. Francisco Morales e la delegata Mibac-Idea dott.ssa Luciana Mariotti.
Il calendario di appuntamenti della festa della Varia, iniziato il 16 agosto, propone tra le varie iniziative anche tre annulli filatelici, l’VIII edizione di “Palmi Danza Estate” e la mostra “Intangibili Tesori” che si concluderà domenica 25 con la processione della Varia. La celebrazione della Santa Messa si svolgerà in Concattedrale alle ore 10, seguirà alle 17 il trasferimento dell’Animella da casa Tigano in via San Rocco al carro della Varia. Alle 18 l’inizio della “scasata” della Varia.

redazione@approdonews.it