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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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La tartaruga e Achille piè veloce

Oreste Romeo commmenta l’incandidabilità comminata all’ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena

La tartaruga e Achille piè veloce

Oreste Romeo commmenta l’incandidabilità comminata all’ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Le motivazioni della conferma della incandidabilita’ comminata al Sindaco
di Reggio democraticamente eletto nel 2011, giunte alla vigilia del Santo
Natale di un anno difficile che ormai fa parte del passato, hanno
certificato ciò che la Città non ha mai messo in discussione: la specchiata
linearità del profilo, personale e professionale, di Demetrio Arena non ha
mai avuto nulla a che vedere con la criminalità organizzata.

La decisione della Corte di Appello si apprezza anche sotto un altro punto
di vista, perche’ essa restituisce alle irrinunciabili garanzie
costituzionali del cittadino la dignità messa sorprendentemente in
discussione in prima istanza dal Tribunale reggino che aveva rinunciato ad
esaminare il merito delle vicende poste al suo esame.

Tuttavia, Arena si ritrova alle prese con la sanzione della
incandidabilita’ prevista dalla “Legge Pica dei giorni nostri”,
sostanzialmente, per non avere estirpato la pluridecennale gramigna della
burocrazia comunale, sulla quale, medio tempore, non sembra abbia
significativamente inciso nemmeno la terna commissariale più e più volte
dimostratasi inadeguata rispetto alle illusorie e velleitarie aspettative
che pure erano state pomposamente ostentate all’atto dello scioglimento del
civico consesso reggino.

In buona sostanza, la rivoluzione della macchina burocratica dell’Ente, in
soli sei mesi di svolgimento del mandato conferito dai Reggini, e’ stata
pretesa da Arena nella stessa sede in cui il tempo impiegato per definire
un processo civile negli ultimi anni e’ dilatato al punto di aver prodotto
un vertiginoso aumento dei ricorsi ancorati alla cd. legge Pinto, che
sanziona con corposi indennizzi la durata irragionevole del processo.

Sembra quasi di vedere Arena nelle vesti di Achille piè veloce condannato
all’eterno inseguimento senza successo della tartaruga con la quale
idealmente gareggiava …. ma quello era solo il paradosso di Zenone!

Messa al bando ogni e qualsiasi venatura polemica, del tutto estranea a
chi scrive, la vicenda appare dimostrativa della pressante necessita’ di
superare le gravi ed evidenti contraddizioni che, messe insieme, finiscono
per inevitabilmente frenare la complessiva macchina dello Stato.

E’ il tempo di formulare l’auspicio che si mettano da parte soggettive
suscettibilita’ e vili indulgenze alla debole rivalsa; che l’Individuo sia
posto al centro di ogni azione attraverso la quale si manifesta la vita
dello Stato, senza che ciò comporti idolatria o barbaro tiro al bersaglio;
che si recuperino spirito solidale e di identità; che abbiano fine
supponenza ed odiosi pregiudizi tra mondi destinati per definizione a
guardarsi e parlarsi; che siano riattivate le virtuose sinergie
interistituzionali che hanno sostenuto la comunita’ cittadina e quella
nazionale; che sia, in altre parole, assorbito il disorientamento del
cittadino comune, destinato a ritrovarsi, come ormai frequentemente
accade, in balia di una opportunistica, settaria, oltranzistica ed
inconcludente incompetenza elevata a dignità di sistema, addirittura con
immediate ripercussioni sull’ordine pubblico, seriamente minacciato da
manifestazioni concepite per mettere in un mirino profili istituzionali
totalmente estranei al vertiginoso ed indiscriminato aumento del costo di
servizi pubblici, peraltro assicurati in termini lacunosi ed
insoddisfacenti da un assetto burocratico all’evidenza parassitario.

Buon Anno, cara, vecchia Reggio, e che rinasca l’antica Speranza!>>

avv. Oreste Romeo