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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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La Tamoil lascia la A3. A rischio un centinaio di posti di lavoro in provincia di Cosenza

La Tamoil lascia la A3. A rischio un centinaio di posti di lavoro in provincia di Cosenza

Gallo (Udc): «Sconcertante il no all’intesa trovata con gestori e sindacati. Intervenga il Prefetto». E domani riunione in Regione per sbloccare l’empasse

La Tamoil lascia la A3. A rischio un centinaio di posti di lavoro in provincia di Cosenza

Gallo (Udc): «Sconcertante il no all’intesa trovata con gestori e sindacati. Intervenga il Prefetto». E domani riunione in Regione per sbloccare l’empasse

 

 

«Questa autostrada che dopo essere finita persino sulla prima pagina del New York Times come una vergogna mondiale per il protrarsi all’infinito dei suoi lavori di ammodernamento e delle sue condizioni rischia ora di veder andar in fumo anche decine di posti di lavoro. E’ un’eventualità deprecabile: intervenga il Prefetto».

Lo dice il vicecapogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluca Gallo, con riferimento ai licenziamenti del personale annunciati dai gestori degli impianti Tamoil a seguito della decisione della multinazionale petrolifera di abbandonare gli impianti di cui la stessa è titolare, ovvero le stazioni di Frascineto sud, Rogliano sud e Rogliano nord. Da qualche giorno lasciate a secco di rifornimento e dunque costrette alla chiusura. «Se la situazione non dovesse sbloccarsi – commenta Gallo – ci troveremmo di fronte ad un duplice ordine di disagi: da un lato, quello per gli automobilisti, che lungo la direttrice sud non troverebbero neppure una stazione aperta nel tratto cosentino dell’autostrada. Dall’altro, quello dei tanti lavoratori, circa 100, che rischiano il posto». A far esplodere il caos, il mancato accordo tra Tamoil e Anas sui lavori di ammodernamento degli impianti. «Al riguardo – ricorda Gallo – un’intesa ragionevole era stata individuata tra le parti, nelle settimane passate, con l’obiettivo di prorogare almeno fino a fine anno la funzionalità delle tre stazioni. Poi, però, la società petrolifera ha rifiutato di sottoscrivere l’accordo che pure aveva contribuito a definire. E’ evidente la necessità di un intervento istituzionale autorevole, per riannodare i fili del dialogo e scongiurare i licenziamenti. Per questo auspico che il Prefetto di Cosenza voglia rendersi promotore di un’iniziativa forte in tale direzione, se non altro per garantire la funzionalità di stazioni di rifornimento che offrono un servizio di pubblica necessità».

Domani, intanto, «grazie alla sensibilità dell’assessore alle attività produttive Antonio Caridi e sebbene la Regione non abbia competenze in materia», chiosa Gallo, incontro in Regione con le associazioni di categoria dei gestori. Parola d’ordine: individuare nuove soluzioni all’ennesima crisi targata A3.