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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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La questione morale e i popcorn Energizzanti d’importazione

La questione morale e i popcorn Energizzanti d’importazione
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Prefazione. “Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita. E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico. È un affarista, un disonesto”. (Sandro Pertini)

Sulla “Questione Morale (tutto in maiuscolo)”, possiamo parlare all’infinito con accenni, esempi, eventi, casi specifici e personaggi particolari. Perché ci sarà sempre un qualcosa su cui disquisire e al contempo da porre in essere. Certo, chi è senza peccato scagli la prima pietra, disse qualcuno che ne capiva di peccati più di noi stessi, ma la morale è anche uno stato d’animo di forza, effetto, azioni e soprattutto di pensiero culturale. Un reale concetto, forse il più veritiero che porta alla libertà delle idee e della coscienza di un individuo. Sarebbe saggio utilizzarla sia nei giorni feriali che nei festivi, senza alcuna vacanza né distrazioni alcune, ma significherebbe chiedere troppo.

Piero Calamandrei ci insegnò di non confondere “la giustizia in senso giuridico, che vuol dire conformità delle leggi, con la giustizia in senso morale che dovrebbe essere tesoro comune di tutti gli uomini civili, qualunque sia la professione che essi esercitano nella vita pratica”, e allora mi sono chiesto, ma se è vero quello che afferma Calamandrei, chi non ha il senso morale dell’esistenza non fa parte della civiltà? E chi non fa parte di quella civiltà così tanto bramata nelle ipocrisie populiste, a quale contesto appartiene?

Proviamo a rileggere un passaggio che circa 36 anni fa Enrico Berlinguer in una memorabile intervista fatta da Eugenio Scalfari fece a proposito delle “degenerazione della politica”, “molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più”. Proviamo ora a riportare questo passaggio ai giorni nostri anche nelle realtà locali. Magari pure a Taurianova, il luogo in cui sto scrivendo, mentre fuori piove (e in attesa che qualcuno bussi alla mia porta per portarmi qualche bottiglia di vino), dove si alternano terremoti politici a terremoti giudiziari, dove c’è un sindaco che aveva promesso un cambiamento e ci ha consegnato un “dissesto finanziario”.

Per amor di Scionti…ops…di Dio, il sindaco attuale ha ben poche colpe in merito alla questione, sono cose del passato oramai fritte e rifritte e senza alcuna aggiunta di olio. Ma dal punto di vista di un cittadino che non ha nemmeno i soldi per comprare un pandoro ai figli, qual è la condizione morale dello stesso in rapporto alla civiltà in cui vive? Se la morale è civiltà, allora in che razza di civiltà viviamo? Ora, questa Lanterna curata da un non giornalista (per scelta), ha sempre posto in essere un concetto fondamentale che è quello della voce ai più deboli. L’ha sempre fatto con irriverenza e sfacciataggine, a volte con sagace ironia e pungente sarcasmo. Ma non ha mai travalicato i limiti dei personalismi né dei favoritismi ad personam, ma ha sempre sviato le attenzioni con l’ironia e lo sfottò culturale (a seconda dei limiti intellettuali dello scrivente). Ma ha sempre scritto in compagnia della la forza morale e il cielo stellato.

Si avvicina il Natale ed oltre al mantenimento dello Staff, del non cambiare le serrature del comune, del dissesto, Babbo Natale ci ha donato di “Ninarello”, che già dal cognome si potrebbe giocare come si vuole, come ad esempio una cantilena per bambini. È arrivato con la slitta e le renne, “a seguito di una selezione”. Un altro professionista da fuori, di Crotone, a svolgere le funzioni di “Energy Manager”. Questo professionista dalle qualità sicuramente eccellenti e che nessuno vuole né si azzarda a mettere in dubbio, ci spiegherà come il Comune dovrà risparmiare in materia energetica. Ma, da “cavernicolo di periferia” quale io sono, chiedo, ma a Taurianova non c’era nessuno a svolgere tali mansioni professionali? Ovviamente lo chiedo oltre a “mio fratello” Scionti, al duo dell’Ave Maria Caridi-Sposato, visto che camminano sempre in coppia e guai a separarli, si corre lo stesso rischio dei gemelli siamesi. Mi scuseranno gli altri se non mi rivolgo a loro, ma già conosco (molto bene) le risposte (di circostanza), e poi perché le minestre riscaldate hanno lo stesso effetto quando osservo la sciarpa rossa a quadri di Luigi Mamone dei reduci del Piave.

Non mi dilungherò ancora se non per dire che molte volte la morale è nei modi, nei gesti, nelle azioni quotidiane, e soprattutto nella coerenza delle stesse. Siamo a due passi dal Natale, si dice che occorre essere più buoni, ma io detesto le bontà e ammiro le umiltà. Poiché di questioni morali a orologeria, questo paese ne ha già avute tanti così come di arroganze e sopraffazioni, anche da parte di alcuni personaggi il cui silenzio poteva essere un loro valido alleato.

Enrico Berlinguer disse nel lontano 1981, “il privilegio vada combattuto e distrutto ovunque si annidi, che i poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, vadano difesi, e gli vada data voce e possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni, che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri, che la professionalità e il merito vadano premiati, che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica debba essere assicurata”. Penso possa bastare!