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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 10 OTTOBRE 2024

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“La politica affronti la questione sanità a Lamezia” Lo afferma Nicolino Panedigrano

“La politica affronti la questione sanità a Lamezia” Lo afferma Nicolino Panedigrano
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Concepito dalla spending review del Governo Monti e dopo una lunghissima gestazione nella Conferenza Stato/Regioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 giugno ed entra in vigore oggi 19 giugno il Regolamento sull’assistenza ospedaliera n. 70/2015. La Regione Calabria vi si dovrà adeguare entro un anno. E dai suoi contenuti si comprende subito che, se Lamezia non si attrezza, corriamo il rischio serio che esso si trasformi in un definitivo regolamento …. di conti con la sanità ospedaliera del Lametino.
Esso prevede infatti una riorganizzazione di strutture e funzioni ospedaliere legata ai bacini di utenza territoriali. E se il territorio di competenza dell’ospedale di Lamezia rimarrà quello della programmazione di Scopelliti-Talarico, e cioè l’ex ASL n. 6 con popolazione 126.000 abitanti, il nostro Ospedale, riclassificato non più Spoke ma ospedale di base, di fatto cesserà di esistere, se non immediatamente, a breve, perché avrà solo i reparti di base di Medicina Generale, Chirurgia Generale, Ortopedia e Rianimazione, più il Pronto Soccorso.
Ma la realtà di Lamezia nell’ambito regionale non può essere caratterizzata come periferia di un centro che è a mezz’ora di percorrenza e in una programmazione sanitaria seria non può essere staccata e separata dal resto dell’ambito provinciale che conta complessivamente 360.000 abitanti. Tanto più che anche questo Regolamento continua a puntare sull’istituzione di 10 “reti” ospedaliere focalizzate su alcuni tipi di patologie e in particolare ne prevede 3, nelle quali è determinante la dimensione “tempo”, ovvero: l’emergenza cardiologia, l’ictus ed i traumi.
C’è allora bisogno di un serio impegno davanti ad una questione che riguarda la sanità a Lamezia e nel Lametino, che ora come mai è chiara e di facile comprensione. Occorre prendere atto che il territorio di quest’area centrale della Calabria è unico e che non vi può essere una marginalizzazione del nostro ospedale sul modello Scopelliti-Talarico. Si finirebbe infatti per annullare la nostra sanità ospedaliera, dirottando anche importanti risorse economiche. Mentre al contrario, proprio nello spirito del contenimento di spesa, va prevista una redistribuzione equilibrata delle strutture, cominciando con l’eliminare le unità doppie e triple per poi attivare le previste reti ospedaliere.
Per questo ci rivolgiamo a chi ha oggi responsabilità politiche.
Abbiamo già incontrato il vicepresidente della Giunta Regionale Ciconte. Attendiamo segnali di presenza fattiva dal Presidente del Consiglio Regionale, il lametino Scalzo, al quale ci siamo inutilmente rivolti, memori dei suoi impegni e delle sue promesse. Abbiamo anche chiesto di incontrare in una pubblica assemblea a Lamezia il presidente Oliverio per ottenere da lui risposte, per domandargli in particolare la revoca immediata del decreto 58 del 2014 emanato dall’ex Commissario Scopelliti che riduce il nostro Servizio Trasfusionale ad emoteca attiva solo 6 ore al giorno e per spiegargli come il Centro Unico Regionale per le Attività Trasfusionali abbia la sua naturale allocazione nella piana di Lamezia.
Chiediamo anche al Sindaco Mascaro, che ha già dichiarato di averla a cuore, e a tutti i partiti della città di assumere la questione sanità di Lamezia come questione principale della Città e dell’intero Consiglio Comunale.