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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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La madre era morta da 8 anni ma la figlia percepiva la pensione intascando 45mila euro

La madre era morta da 8 anni ma la figlia percepiva la pensione intascando 45mila euro

La truffa è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Scalea che hanno sequestrato la donna che aveva la delega al ritiro della pensione e non aveva comunicato il decesso della congiunta. Chiesto alla Procura il provvedimento di sequestro per equivalente per le somme perpecipe illecitamente

La madre era morta da 8 anni ma la figlia percepiva la pensione intascando 45mila euro

La truffa è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Scalea che hanno sequestrato la donna che aveva la delega al ritiro della pensione e non aveva comunicato il decesso della congiunta. Chiesto alla Procura il provvedimento di sequestro per equivalente per le somme perpecipe illecitamente

 

SCALEA (CS) – Nonostante la madre fosse morta dal 2005, ha continuato a percepire l’indennità di invalidità civile, di cui era titolare la defunta. La truffa ai danni dello Stato è stata scoperta dai finanzieri della tenenza di Scalea (Cs) che hanno avviato le indagini effettuando una serie di controlli incrociando i dati Inps e focalizzando l’attenzione su alcune posizioni sospette relative proprio alla categoria degli invalidi civili. Tra queste hanno individuato l’esistenza di una posizione pensionistica ancora attiva sebbene la titolare del rapporto risultasse defunta dal luglio 2005.
A beneficiare del trattamento, la figlia, residente nel comune di Praia a Mare, che sarebbe così riuscita a intascare illegittimamente circa 45.000 euro. La donna, che era riuscita a tenere all’oscuro l’istituto erogatore avendo ricevuto, a suo tempo, la delega da parte della madre a riscuotere la pensione, ovrà ora rispondere del reato di truffa continuata nei dconfronti dello stato. Smascherata dai finanzieri, è stata segnalata alla Procura della repubblica di Paola (Cs) a cui i finanzieri hanno anche inoltrato una proposta di sequestro per equivalente pari all’importo delle somme indebitamente riscosse.