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TAURIANOVA (RC), VENERDì 06 DICEMBRE 2024

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La lanterna di Diogene

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| Il 04, Giu 2012

Terremoti con la macerie e senza…ma la bellezza salverà il mondo? a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

Terremoti con la macerie e senza…ma la bellezza salverà il mondo?

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

Esistono vari tipi di terremoto, quelli con le macerie, con le parole ed anche quelli che stravolgono gli assetti di un sistema che fino a poco tempo era “intatto” ed inamovibile.

C’è stato quel terremoto che uccide e che ha fatto centinaia di vittime, nel 2009 a L’Aquila ed oggi in dove i morti sono stati quasi quattrocento morti. E dopo questo, ci sono i terremoti di idee degli esperti del giorno dopo, quelli che dopo la catastrofe sanno tutto e magari con un’affermazione della seria “senza vergogna” arrivano anche a dire, «noi l’avevamo previsto», o magari, «è tutto sotto controllo, non c’è nulla di cui preoccuparsi», quelli della commissione grandi rischi prima del terremoto in Abruzzo. A questi va data una risposta che Giuseppe Percalli (inventore della famosa Scala) disse in un suo trattato più di un secolo fa “La sismologia non sa dire quando, ma sa dire dove avverranno terremoti rovinosi, e sa pure graduare la sismicità delle diverse province italiane, quindi saprebbe indicare al governo dove sarebbero necessari regolamenti edilizi più e dove meno rigorosi, senza aspettare che prima il terremoto distrugga quei paesi che si vogliono salvare”.

Poi ci sono i terremoti nella Chiesa, quelli che creano i “maggiordomi” e che hanno un effetto dirompente su tutto il clero, pensa un terremoto nel clero, sarebbe a dire in questo mondo, dove alla fine pur di non far sapere nulla come hanno sempre fatto negli anni, si rischia anche di accettare il preservativo come contraccettivo. Che tempi duri cato Joseph, e perdonami se ti parlo così, magari anche tu me lo permetteresti se un giorno (spero mai) dovessi incontrarti.

Poi ci sono i terremoti della politica, quelli che distruttivi tanto che arrivano a sconvolgere rendendo “moscio” il celodurismo della Lega, alla fine di duro c’erano solo i diamanti acquistati con i soldi pubblici da un Belsito qualunque e da una certa Rosy Mauro che si dice è anche vicepresidente del Senato, e che tra le altre cose lede il decoro, a detta del Presidente Schifani, della Camera che presiede. Se lo dice Schifani c’è da stare allegri e magari lei non si dimette perché è proprio Schifani a dirlo e quindi non riesce a capirlo, mi aggiungo anche io a questa incomprensione…..tutta siciliana e giudiziaria.

Ma tra i leghisti ci sono anche gli ambizioso della Padani che si sta staccando dall’Italia, a detta di un dirigente (ed imbecille) leghista che voleva far passare la sua infelice affermazione in una battuta scherzosa. Io un terremoto per lui lo proporrei magari iniziando un percorso chilometrico spirituale a calci in culo.

E quando si dice ad esempio, «Terremoto a Milano», cosa ti viene in mente? Com’è possibile a Milano il terremoto? Eppure c’è stato ed anche di diverse intensità e modalità, magari pensi a quello con le macerie e poi immagini un governatore che si fa le vacanze pagate da un faccendiere e non sa nemmeno chi ha speso i soldi, tutti con la sindrome di Scajola, però il terremoto quello che provoca macerie e morti c’è stato ma a Milano non ne ha creato perché è stato più forte il terremoto politico che ha colpito Formigoni. Da Minetti per il “rubygate” a gli inquisiti della sua presidenza del consiglio, alla Lega che ha copiato il motto “Roma ladrona” per diventare “Lega ladrona”, ma con i fatti accalorati e conclamati.

Quanti terremoti in questa Italia, paese delle incertezze e dei perché, paese dei Scilipoti che ancora danno retta a queste “maschere goliardiche” della politica e per giunta c’è anche chi lo prende seriamente. E magari gli da anche un microfono per parlare, ma tanto come si dice uno “sputo” non si nega a nessuno.

Un paese che vive un terremoto perenne come la piaga dell’economia, della disoccupazione e dei nullafacenti mliardari, di quelli che dichiarano redditi da pensionati sociali ma che hanno proprietà inestimabili e si fanno vacanze dove un pensionato sociale non se li farebbe nemmeno se nascerebbe dieci volte. Italia di bigotti e di candele accese ma anche di raddrizzatori di banane e di addetti alle manicure di rinoceronti.

lalanternadidiogene@approdonews.it