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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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La lanterna di Diogene

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Taurianova, primo consiglio comunale: la politica è forse l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica

La lanterna di Diogene

Taurianova, primo consiglio comunale: la politica è forse l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica

 

«La commedia non mi è piaciuta, però l’ho vista in condizioni sfavorevoli: il sipario era alzato», avrebbe detto Groucho Marx se avesse assistito al primo consiglio comunale targato Romeo (bis). In effetti questo è il bello della democrazia, “tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare” diceva Enzo Biagi. A chi è andato per curiosità ed altro (con claque a seguito compresa), ha dovuto sorbirsi, anche divertendosi talvolta, le varie sortite consiliari ed anche tattiche politiche di una parte dell’opposizione che pongono le loro basi future con un unico piedistallo: Romeo sindaco sciolto per condizionamento mafioso ed ancora alla guida del paese (nonostante tutto).

Lo scioglimento per mafia è un neo, quasi un’onta che chiunque sia stato colpito dovrà faticare e non poco a scrollarselo di dosso con le sue azioni amministrative (e non solo), è un qualcosa che colpisce l’intera comunità e solo chi non è egoista avrebbe capito che sarebbe stato opportuno mettersi da parte per un po’, al di là di leggi in vigore e di altre questioni di non penalmente rilevante, perché c’è qualcosa che va al di là della legge ed è l’etica e la moralità che condannano più di qualsiasi altro tribunale cui siamo tutti quanti degli imputati. Romeo non l’ha capito così come non l’hanno capito (e soprattutto non l’hanno voluto capire) i suoi diretti avversari alle ultime elezioni, che chi in un modo e chi per un altro, era stato menzionato nell’ultima relazione prefettizia di scioglimento, pochi erano indenni e quei pochi sono stati liquidati dal voto della gente che rimane sovrano e va dato il rispetto democratico del risultato. Ma i passi indietro e la pause in politica sono valori reali e attuabili. Le menzogne in politica così come nella vita “normale” vengono a galla, ci sono le carte a testimoniarlo, gli atti pubblici e le relazioni di componenti dello Stato come di Tribunali contabili ed amministrativi. E che lo scioglimento del consiglio comunale non è stato causato solo dalla costituzione di società come Gioseta o dalla vittoria di Romeo per la “rimonta” di voti, quando ad opporsi erano Romeo e l’allora “avversario” Orlando nel turno di ballottaggio, i motivi sono stati tanti e diversi e come ha ribadito a chiare note il prefetto di allora, sulla “continuità dell’illecito amministrativo” tra i due sindaci (prima Biasi e Romeo dopo). Quindi, a scanso di equivoci per porre fine alle tante menzogne, se responsabilità ci sono (e siamo certi che ci sono), è sono da attribuirsi in modo bipartisan, il resto è aria fritta e rifritta, semmai significativa è la sentenza del Tar di Reggio Calabria n. 432/2009 (che invito a leggere per chi ancora non l’ha fatto) eccone solo un passaggio: «Intanto, va subito osservato che importanti aspetti di valutazione contenuti nella relazione ministeriale non sono effettivamente (e neppure formalmente) contraddetti dalla difesa di parte ricorrente: la circostanza che nell’apparato amministrativo dell’Ente 19 dipendenti di ruolo su 80, 19 addetti LSU/LPU su 75 e 3 lavoratori a tempo determinato su 6 hanno subito condanne penali o hanno procedimenti penali pendenti ed almeno il 30% del personale ha rapporti di parentela o affinità o frequentazioni con soggetti legai a consorterie mafiose o criminali; le osservazioni in ordine alla redazione del Piano Strutturale Comunale (in ordine al tema dell’attività edilizia si tornerà oltre sub A), al Project Financing per l’ampliamento del cimitero di Iatrinoli ed alla partecipazione del Comune alla GIO.SE.TA Spa (aspetto quest’ultimo in ordine al quale si tornerà oltre sub B); è stato rilevato l’affidamento di servizi e forniture in via diretta e lavori pubblici in somma urgenza a ditte legate da vincoli parentali o frequentazioni con personaggi di primo piano nello scenario criminale di Gioia Tauro e Taurianova».

La politica come diceva Stevenson è «forse l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica» ed è forse per questo che la “professano” tutti. Si potrebbe migliorare ma questo paese non ha le basi, manca di iniziativa come di coraggio da parte di tutti quanti noi che restiamo inermi ad osservare senza battere ciglio o magari cercare di dare un contributo che possa dare l’impulso giusto per un cambiamento reale ed effettivo.

Siamo agli sgoccioli di una possibilità per un grande cambiamento che visti, e diciamolo pure, i nomi della nuova giunta Romeo, non credo siano all’altezza nemmeno di proporre un progetto europeo per avere i finanziamenti così tanto sbandierati in campagna elettorale, che a sentire tutti sembrava che l’Expo 2015 fosse a Taurianova e non a Milano, per le infrastrutture che si promettevano, a meno che qualcuno di questi non ha qualche Santo che gli fa piovere soldi dal cielo e se è così non basterebbe uno soltanto ma diversi santi in paradiso. Ed il tutto va in conflitto, come le dichiarazioni di chiusura del mandato dei commissari prefettizi che hanno detto a chiare lettere che soldi non ce ne stanno se non per gli stipendi dei dipendenti e per qualche opera pubblica già programmata. E soprattutto non ci stanno soldi “per almeno i prossimi due anni” di feste estive ed attività ludiche. Se così non fosse e loro avrebbero mentito così come pare abbiano mentito in molte cose, a detta dei nuovi amministratori, allora che redigano un documento ufficiale e lo rendano pubblico ai cittadini, e di questo il sindaco Romeo dovrà farsi carico, e dire che i commissari hanno detto una marea di menzogne, che non è vero che il comune è privo di debiti e che il bilancio è in equilibrio contabile di cassa, che non hanno saputo combinare nulla, etc. Ma se tale cosa non fosse così, ossia che i Commissari hanno detto la verità (come io penso, pur non amando gli insediamenti prefettizi), allora c’è seriamente da preoccuparsi, ma seriamente e per davvero.

lalanternadidiogene@approdonews.it