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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

Taurianova ha finalmente un sindaco. Ora resta solo da stabilire gli assessori. Chi siederà su quelle poltrone? Quale sarà il futuro del paese? Questi gli interrogativi del nostro filosofo

La lanterna di Diogene

Taurianova ha finalmente un sindaco. Ora resta solo da stabilire gli assessori. Chi siederà su quelle poltrone? Quale sarà il futuro del paese? Questi gli interrogativi del nostro filosofo


L’avvento di Domenico Romeo inizia con il “botto” ma anche con la pioggia ed anche con tanti ma tanti baci, come connubi “folgoranti”. E per descrivere il contesto insieme ad un domandarsi ciò che è accaduto ma soprattutto cosa sarà, lo faccio come fece a suo tempo Guy de Maupassant quando affermò che, «Il bacio colpisce come la folgore, l’amore passa come un temporale, poi la vita torna a calmarsi come il cielo e ricomincia come prima. Si può ricordare una nuvola?».

A differenza che in questo paese le nuvole da ricordare sono tantissime e piene di molta pioggia, come anche i duri e bui temporali, specie se negli ultimi venti anni abbiamo avuto tre scioglimenti di cui due per infiltrazioni mafiose ed uno per la voglia di strafare con un terzo mandato consecutivo (ed illecito) da parte di un ex sindaco. Ma questa è storia passata, oramai vecchia e caduta in prescrizione dalla memoria dei cittadini taurianovesi, come anche a questo punto, i protagonisti di tutte queste storie di un tempo che fu.

Il sindaco Romeo si è a tutti gli effetti insediato, manca solo l’investitura del consiglio comunale e la presentazione della giunta che andrà ad amministrare (speriamo), i prossimi cinque anni a Taurianova. Destano curiosità le future nomine degli assessori, così come (ma in tono minore) quello della presidenza del consiglio comunale, visto che in tutto, allo stato attuale, il numero degli assessori è di quattro unità per volontà dei commissari prefettizi, ma che potrebbero raggiungere il numero massimo di cinque, per i comuni come Taurianova coinvolti per legge nella riduzione, sia dei componenti del consiglio che della giunta. Chi siederà su quelle poltrone? Considerando poi che Romeo, deve la maggior parte della sua riuscita vittoriosa alle frazioni di Amato e San Martino, avendo preso più di cinquecento voti.

Intanto c’è da segnalare che nel nuovo consiglio comunale c’è una nota (rosa) positiva, con la presenza di tre consiglieri comunali donna (due di maggioranza, Selene Asciutto e Rosa Canfora ed una di opposizione, Loredana Pileggi), rispetto al consiglio comunale precedente nel quale non vi era traccia di presenze femminili. Mi auguro che ci sia almeno una presenza femminile anche all’interno della nuova giunta, ma forse chiedo troppo ed i posti sono troppo pochi. Però se si vuole dare un segnale di rottura e di innovazione, sarebbe un’ipotesi da non scartare. Così come anche la nomina del nuovo presidente del consiglio comunale potrebbe essere data ad un giovane, faccio un nome a caso, Giuseppe Tassone. Magari sarebbe anche una rivalsa, come anche una risposta ai tanti attacchi ingiusti ed ingiuriosi e quantomeno opportuni, ricevuti durante i comizi elettorali da una coalizione rivelatasi poi perdente. Credo che Domenico Romeo di questa cosa dovrà tenerne conto, come anche nella scelta degli assessori, dato che sono poche unità, la scelta dovrà essere mirata e fuori dagli schemi ordinari specie dopo quello che si è letto nella relazione di scioglimento del consiglio comunale e quindi dare una maggiore attenzione alle scelte politiche. Solo così potrà dare quel segnale che gli ha consentito di prevalere su tutti gli altri candidati a sindaco. Una formazione fatta di persone nuove e motivate, magari lasciando un assessorato, come è giusto che sia ad un rappresentante delle frazioni come Salvatore Siclari, ma il resto gente nuova, che potrà avvalersi anche di un consiglio comunale fatto da persone che inesperte, si potranno avvalere dell’esperienza di Crea e di Coluccio, che credo quasi sicuramente non faranno parte nuova della giunta di Romeo, ma che potranno dare il loro contributo in consiglio comunale per dare manforte al resto dei loro colleghi consiglieri.

Io credo che basta poco per dare un segnale positivo e di rottura con il passato. Le elezioni sono concluse, i commissari hanno fatto una conferenza stampa confermando il fatto che il comune era pieno di debiti e loro hanno portato il bilancio in parità e con un “equilibrio di cassa” che permetterà “solo” di pagare i dipendenti e alcune opere pubbliche, per il resto, ossia feste e festini, a detta di loro non ci sta un soldo. E quindi toccherà ai nuovi amministratori cercare quei fondi per dare sviluppo a questo paese, considerando anche che i referenti politici hanno risposto all’appello del sindaco Romeo con la loro presenza il giorno della pioggia, oltretutto, nota curiosa, tra gli altri c’era anche un illustre esponente del PdL, il vicepresidente del consiglio regionale on. Nicolò. Cioè, uno del PdL è venuto a festeggiare la vittoria di Romeo? Quindi….vabbè, come disse Ennio Flaiano, “E vissero tutti infelici e scontenti”.

lalanternadidiogene@approdonews.it