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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 18 APRILE 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

Il filosofo risponde alla scrittrice Michienzi

La lanterna di Diogene

Il filosofo risponde alla scrittrice Michienzi

 

Gentile signora Michienzi,

che poi tanto gentile lei non è: visto ciò che scrive. Ma le rispondo solamente per due motivi, il primo per il rispetto che porto ad una signora e il secondo sempre per lo stesso rispetto ma anche verso “l’antico”. E ritengo insolito (utilizzo questo termine per essere comprensibile invece del suo “inusitato”), che ci si deve essere critici pur scrivendo entrambi per una stessa testata giornalistica, ma se lei proprio insiste….lo faccio in quanto rispettoso della democrazia e delle libertà (da non confondere con il popolo delle libertà, in quanto non faccio parte di questa anomala e brutta pagina italiana). Ed approfitto anche per ringraziarla per la sua preoccupazione alla mia salvezza come anche al mio cammino dietro le mentite spoglie di Diogene. Che poi non è vero. Io non mi trincero dietro le spoglie del filosofo ma solo della “lanterna”: io sono la lanterna.

La differenza tra me e lei, oltre all’età sicuramente, sta nel fatto che lei giudica troppo spesso e molte volte lo fa anche male (di questo si informi come diceva Totò), perché parlare di coraggio leonino, o di altro è uno svilire stesso del termine ultimo della dialettica civile e tollerante.

La parola “tolleranza” molto cara a Voltaire è un punto di riferimento fondamentale per un confronto al di là dei “paraventi” e delle condizioni in cui si pongono. Vede, “la lanterna di Diogene” è una rubrica (molto umile) in cui cerca nel suo piccolo di dare un contributo utile al servizio del cittadino come anche al servizio della libertà, del sapere e anche del conoscere. Nulla più.

Io ho apprezzato moltissimo la lettera del coordinatore cittadino del Pd perché facendo parte di quell’area che non si riconosce e mai si è riconosciuto in quella “anomalia italiana” di cui sopra, dove Cavalieri badano solo ai propri interessi personali ed ai vari bunga bunga fregandosene dei problemi italiani, ecco ho constatato con gioia che una forza di centrosinistra è viva. Ma mi perdonerà se ho sviato solo per poche righe questo discorso che non ha nulla a che fare con la sua “garbata” lettera, quindi chiedo scusa anticipatamente (e posticipatamente). E quindi non ho bisogno di avere un ulteriore confronto dal vivo con chicchessia, una lanterna non parla ma illumina.

Certo è che mi fanno paura le sue parole, credo anche in preda ad incubi notturni e diurni, quando parla di “dolorosi regimi”, non credo che sia così tiranno e autoritario da far pensare ciò. Almeno dai tanti lettori che leggono Diogene e dalle centinaia di dimostrazioni di affetto e di corrispondenza che si hanno tutti i giorni, nessuno ha mai detto una cosa così grave che spero ritiri presto e faccia un “mea culpa”.

Non sto a difendere i miei gusti floreali né a contestare i suoi, ma ognuno ha la sua età e quindi mi consentirà una mia giusta e rispettosa preferenza per un fiore….anche perché se non fosse per l’odore di zagara che è arrivato fin qui, non me ne sarei nemmeno accorto della sua lettera.

Cordialmente

La lanterna di Diogene

Ps: non ho fatto citazioni “dotte e edotte”, ma solo una frase poteva essere integrata ed è quella di un grande comico italiano, Totò: visto il contesto della lettera.

lalanternadidiogene@approdonews.it

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