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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

Rocco Marta, il pittore dei “colori”. Con la sua pratica ed il giudizio delle cose davanti allo specchio della vita

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

Rocco Marta, il pittore dei “colori”. Con la sua pratica ed il giudizio delle cose davanti allo specchio della vita

 

a cura di Giuseppe Larosa


 

Quando ti “affacci”, per cercare qualche notizia ove trovare un’ispirazione, un pensiero o semplicemente un punto di incontro nella riflessione che vorresti esprimere, molto spesso incontri dei vuoti a perdere che si estendono in ogni forma demagogica del pensiero, sia per una scontata acclamazione popolare e sia per una mera retorica che molto spesso non è mai come vorresti. Tutto ciò ti crea soddisfazione e non riempie l’animo per poterti sentire soddisfatto.

Ma quando vai a leggere delle notizie interessanti che riguardano l’arte, quella vera, dove risiede la pittura, il dipingere che Pablo Picasso definiva non come “un’operazione estetica”, ma una «forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi», credo che Rocco Marta nei suoi dipinti vorrebbe anche intendere questo.

Dalle pagine di questo giornale apprendo notizie, molte delle quali scontate e senza criteri utili alla collettività, piccoli stralci quotidiani che, come in tutti i giornali, hanno solo il sapore di informare ed a volte di mettere a nudo le debolezze dei protagonisti insieme alle loro vanità, ed a qualche spicciolo di ambizione. Ma quando leggi che un ragazzo di ventiquattro anni di Taurianova, che non è il solito taurianovese che si vanta solo perché va in televisione portante con se un vuoto che ancora dovrebbe spiegare cos’è. No, qua c’è un ragazzo che porta l’arte in giro e fa conoscere l’essenza stessa del sublime attraverso le opere curate con la passione di un adolescente in cerca delle “cose utili”, quelle che lui dipinge ed impressa come un marchio indelebile accarezzato dalla sua arte personale.

Taurianova in passato ha dato molte soddisfazioni all’arte e le ha date concretamente, con uomini che hanno trascorso una vita con la passione di porre in essere un concetto astratto nato dalla natura che portavano in se. Lo ha fatto con Monteleone, con Francesco Sofia Alessio e lo ha fatto con i libri di Emilio Argiroffi e lo sta facendo con Cesare Berlingieri.

Taurianova come l’Italia intera è un paese che dimentica facilmente i suoi figli e li ricorda solo in qualche circostanza con qualche busto o magari con qualche ipocrita manifestazione “di parata”, non lo ha mai fatto concretamente e fattivamente con la stessa passione che i personaggi amanti dell’arte ricamavano le loro opere. Lo ha fatto con la superficialità di un contesto quasi combaciante con l’oblio.

Ma questa colpa non è solo del paese, naturalmente è di chi vive in questa città così come di chi l’ha amministrata, e dalle colpe della loro ignoranza anche se qualcuno si sente il “Leonardo da Vinci” della situazione o l’intellettuale di grido del momento, quello che gli resta è solo il “grido” ma non il cervello.

Rocco Marta è un giovane pittore che sta dando, in questo presente, orgoglio ad una città ma soprattutto questo orgoglio è anche la soddisfazione di dare all’arte il giusto interesse.

Rocco Marta è un “maestro italiano del colore”, ed i colori sono quelli che danno vitalità e passione alle cose inutili, alle cose idiote ed ai confronti sterili. Sono quelli che ti dicono che forse qualcosa dovrà cambiare e che tutti hanno il diritto a questo cambiamento perché senza colori, come ad esempio quelli di Rocco, si muore.

lalanternadidiogene@approdonews.it