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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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La IV Commissione dice sì alla riforma sulla legge dell’esercizio venatorio

La IV Commissione dice sì alla riforma sulla legge dell’esercizio venatorio

Tra le novità della normativa l’istituzione dell’Osservatorio faunistico venatorio regionale

La IV Commissione dice sì alla riforma sulla legge dell’esercizio venatorio

Tra le novità della normativa l’istituzione dell’Osservatorio faunistico venatorio regionale

 

 

REGGIO CALABRIA – Via libera a maggioranza (con l’astensione di Domenico Talarico) al progetto di legge 355/9 presentato dai consiglieri Giovanni Bilardi (oggi senatore), Giuseppe Giordano, Giovanni Nucera e Pasquale Tripodi, che introduce una serie di modifiche alla legge regionale 9 del 1996 sull’esercizio venatorio, sul calendario regionale e in materia di tutela e gestione della fauna selvatica. Il testo licenziato – emendamento interamente sostitutivo – porta a sintesi le proposte di legge presentate in materia. Lo rende noto il Consiglio regionale. Ad esprimersi favorevolmente è stata la quarta Commissione consiliare della Regione presieduta da Gianluca Gallo, alla presenza del direttore generale del Dipartimento Agricoltura, foreste e forestazione, Giuseppe Zimbalatti. Tra le novità della normativa l’istituzione dell’Osservatorio faunistico venatorio regionale. Un organo collegiale a partecipazione allargata, di consulenza e di indagine scientifica in cui saranno rappresentati la Regione, il mondo ambientalista, quello venatorio, quello gestionale e quello agricolo. All’Osservatorio competerà la raccolta e l’elaborazione congiunta dei dati scientifici che verranno successivamente comunicati agli organi amministrativi preposti alla programmazione faunistico venatoria. Tra i passaggi della proposta di legge, la creazione in particolari siti (non interessati da colture pregiate e non inclusi in aree protette) di zone umide artificiali per consentirvi, solo per alcuni mesi, la caccia agli acquatici e per l’utilizzazione quali nuove aree di rifugio in periodo di silenzio venatorio e di chiusura generale della caccia. L’obiettivo – è scritto nella relazione – è quello di “porre rimedio alla cronica carenza di zone umide, sostanzialmente cancellate dalle opere di bonifica eseguite nel secondo dopoguerra”. Il provvedimento stabilisce anche l’istituzione del “numero verde antibracconaggio” per agevolare la denuncia di gravi fatti di reato in materia ambientale. Per Gallo il provvedimento raggiunge l’obiettivo che è quello di “armonizzare le istanze dei cacciatori, degli ambientalisti e degli agricoltori con le esigenze di conservazione e tutela dell’ambiente coniugando una corretta e sostenibile pratica venatoria che possa essere al contempo volano di sviluppo per le zone rurali più disagiate. La legge consente finalmente di stemperare gli estremismi e superare definitivamente gli strascichi di una vibrata protesta che ha visto protagoniste le diverse associazioni di categoria. Si tratta di un provvedimento che garantisce agli esercenti maggiori certezze in ordine all’emanazione scadenzata del calendario venatorio, con margini più ampi rispetto al passato, fissati anche per non mortificare le legittime istanze di programmazione economica di un settore che è legato ad un’attività praticabile per pochi mesi all’anno. Uno strumento importante è l’Osservatorio che ha compiti di studio e di indagine per il corretto esercizio dell’attività venatoria”. I lavori sono proseguiti con l’audizione del docente di Geologia all’Università di Catania Luigi Tortorici sullo stato di attuazione degli interventi contro il rischio sismico. “Un’audizione che ha dato vita ad un ampio ed approfondito dibattito – ha dichiarato Gallo – poiché Tortorici, uno dei massimi esperti italiani nel settore che ringraziamo per la qualificata presenza in Commissione, ha evidenziato i notevoli rischi sismici per la regione dovuti alla presenza di una faglia che l’attraversa per intero e che genera i terremoti che, a più riprese, negli ultimi secoli hanno colpito la Calabria. Da qui, la necessità, venuta fuori nel corso della discussione, di iniziare un percorso per dotare la nostra regione di strumenti nel campo della prevenzione sismica finora di scarso rilievo”. La seduta si è conclusa con l’audizione in ordine ai canoni di locazione per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di Antonio Spataro (segretario Sunia Calabria) intervenuto in rappresentanza anche del segretario generale Cgil Calabria. Alla seduta hanno preso parte i consiglieri Mimmo Talarico, Mario Franchino, Giuseppe Giordano, Pasquale Tripodi, Giovanni Nucera, Aurelio Chizzoniti, Mario Magno, Candeloro Imbalzano, Alfonso Grillo, Antonio Scalzo e Fausto Orsomarso. Giordano e Tripodi, in una dichiarazione congiunta, hanno espresso “soddisfazione per l’approvazione della proposta di legge sulla attività faunistica venatoria” e si sono augurati che la proposta “possa approdare velocemente all’esame dell’Assise per la definitiva approvazione. Per la prima volta la Regione si dota di un organismo scientifico a partecipazione allargata, l’Osservatorio, che, grazie alla competenza variegata e completa dei componenti, potrà condurre gli studi e le indagini necessarie per il corretto esercizio dell’attività. Sono stati recepiti molti contributi ed osservazioni delle associazioni venatorie, ambientaliste e degli agricoltori, fra cui il rafforzamento dei compiti e delle funzioni dell’Osservatorio, la previsione di istituire zone umide artificiali, l’abolizione del garante della caccia, la riduzione del 50% della tassa di concessione nei confronti dei soggetti ultrasettantenni e per quelli sino a 20 anni, l’istituzione del ‘numero verde antibracconaggio’. Infine si è intervenuti sui piani faunistici provinciali prevedendo una precisa tempistica al fine di garantire una celere approvazione del calendario venatorio, sul fronte della ripartizione delle risorse regionali dotando l’osservatorio di maggiori risorse. Tale riforma adegua la normativa vigente alle esigenze attuali; risponde positivamente alle richieste da tempo inascoltate delle associazioni venatorie e si coniuga con una maggiore tutela del territorio e dell’ambiente. Permette inoltre di programmare in modo adeguato la caccia in deroga per alcune specie nocive e dare le giuste risposte alla tutela dell’ambiente”. “Non posso che esprimere il mio compiacimento per l’approvazione da parte della quarta Commissione della proposta di legge sull’attività faunistica venatoria”. E’ quanto dichiara il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che sottolinea come il provvedimento “giunga a conciliare le molteplici esigenze ed istanze manifestate dalle diverse categorie coinvolte e da tutti i soggetti a vario titolo interessati dalla normativa venatoria”. Per Nucera “Innegabile è il valore culturale, economico e sociale che la pratica venatoria sostenibile riveste nel nostro territorio. Da qui, la necessità di assoggettarla ad una programmazione condotta ed eseguita su basi scientifiche. Oggi occorre puntare al recupero di una ecologia che dia spazio ad un’attività sportiva fortemente legata al territorio e alle antiche tradizioni regionali, ma soprattutto alla salvaguardia della natura come obiettivo primario. Se l’esercizio venatorio non rappresenta più fonte di sostentamento, è altrettanto vero che non si può mortificare un’attività che riveste un ruolo importante nel sistema delle attività produttive. L’esercizio della caccia rappresenta infatti un elemento decisivo di ricchezza e di sviluppo del territorio sia in termini di indotto che di prospettive turistiche”. “Per queste ragioni – conclude – il provvedimento risulta strategico in quanto finalizzato a regolamentare periodi, aree e modalità dell’esercizio dell’attività venatoria”.