Scoperti 328 evasori totali, redditi non dichiarati per 742 mln, denunciate 678 persone
La Guardia di finanza fa il bilancio delle attività svolte nel 2013
Scoperti 328 evasori totali, redditi non dichiarati per 742 mln, denunciate 678 persone
1. LA LOTTA ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE
Scoperti redditi non dichiarati per 742 milioni di euro e un’evasione all’I.V.A. per 173 milioni di euro. Effettuati 15.821 controlli strumentali. Denunciate per reati fiscali 678 persone.
Nel corso del 2013 la Guardia di Finanza, in Calabria, ha intensificato e migliorato, dal punto di vista qualitativo, il contrasto all’evasione fiscale.
Sono state eseguite 1.402 attività ispettive (verifiche e controlli) in materia di imposte sui redditi ed I.V.A., che hanno consentito di constatare materia imponibile sottratta all’imposizione sui redditi per 742 mln di euro ed un’evasione dell’I.V.A. per 173 mln di euro, mentre 678 persone sono le persone denunziate per reati fiscali.
Attenzione particolare è stata rivolta ai fenomeni evasivi di massa: sono stati eseguiti 15.821 controlli sull’obbligo del rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, con 6.273 violazioni rilevate.
La lotta al “sommerso d’azienda” ha portato all’individuazione di 328 evasori totali, i quali hanno occultato redditi per 500 mln di euro ed evaso I.V.A. per 86 mln di euro. 625 sono i lavoratori “in nero” ed “irregolari”, mentre le connesse violazioni sono state contestate a 284 datori di lavoro.
L’obiettivo della G. di F. per il 2014 è quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi, nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva.
Verrà calibrata la pianificazione degli interventi ispettivi, sia per contrastare i cc.dd. “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi I.V.A., l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari), sia per reprimere i fenomeni evasivi di massa (come l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali).
2. CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA.
Intercettati finanziamenti illecitamente percepiti per 58 milioni di euro e denunciate 1.783 persone per frodi ai danni dello Stato, dell’Unione Europea e degli Enti locali. Scoperti 366 “falsi poveri”.
Nel vasto panorama di reati che minano il bilancio pubblico, l’azione svolta dalla Guardia di Finanza in Calabria a tutela della spesa pubblica ha portato, anche nel 2013, al conseguimento di notevoli risultati.
Per aver indebitamente ottenuto la concessione di finanziamenti comunitari, sono stati denunciati 194 soggetti, responsabili di truffa aggravata per un importo complessivo pari a oltre 45 mln di euro, distinti in aiuti all’agricoltura e fondi strutturali, destinati a favorire l’occupazione, l’insediamento e lo sviluppo di imprese. Una quota significativa di tali finanziamenti indebiti, pari a circa 13 mln di euro, è stata bloccata prima della sua erogazione, mentre agli autori delle truffe sono stati sequestrati beni per un valore complessivo pari a oltre 9 mln di euro.
In materia di finanziamenti nazionali, sono state denunciate 1.589 persone, che avevano fraudolentemente ottenuto finanziamenti pari a 15,8 mln di euro. Nei confronti dei responsabili si è proceduto al sequestro di beni per circa 11 mln di euro.
119 sono gli interventi eseguiti, d’iniziativa o delegati dalla Procura Regionale della Corte dei Conti, con l’accertamento di danni erariali per 47 mln di euro.
Nell’ambito dei controlli sulle “prestazioni sociali agevolate”, definizione che comprende tutta una serie di sussidi economici o materiali, forniti da diversi Enti pubblici in relazione alla posizione reddituale dei richiedenti, sono state individuate 366 persone (cc.dd. “falsi poveri”), le quali, mediante dichiarazioni non veritiere, avevano ottenuto benefici non spettanti da parte delle amministrazioni competenti (ad esempio: esenzione dalle tasse universitarie, accesso all’edilizia popolare, gratuito patrocinio, esenzione ticket sanitari, ecc.).
Sono stati poi denunciati per frode agli Enti previdenziali 1.675 soggetti (di questi, 2 tratti in arresto), che hanno illecitamente percepito provvidenze pubbliche, quali le pensioni di congiunti deceduti, sostegni ai redditi minimi, trattamenti assistenziali e previdenziali per infermità inesistenti. Le provvidenze pubbliche indebitamente percepite ammontano a circa 11 mln di euro.
L’azione operativa del Corpo per il 2014 in tale settore sarà improntata a criteri di massima efficacia e concretezza, per intercettare i fenomeni di illegalità più diffusi e/o maggiormente dannosi per lo Stato, prevenendo e reprimendo gli illeciti penali, amministrativi o contabili, alla base di sprechi, diseconomie ed inefficienze o, in casi più gravi, di veri e propri fenomeni predatori.
3. Il RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DELLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA E DEI TRAFFICI ILLECITI.
Eseguiti 837 accertamenti patrimoniali antimafia, sequestrati e confiscati beni alla ‘ndrangheta per 740 milioni di euro.
Effettuati 609 approfondimenti su segnalazioni per operazioni sospette.
Sequestrate oltre 1,62 tonnellate di droga, arrestati 63 responsabili.
L’impegno profuso dai Reparti della Guardia di Finanza in Calabria a contrasto della criminalità organizzata (che spesso, per ripulire risorse finanziarie provento di traffici illeciti, si insinua nel tessuto economico legale), ha consentito il conseguimento di notevoli risultati, scaturiti, anche, dall’utilizzo, sempre più capillare, degli applicativi informatici in uso al Corpo.
Nel 2013, sono esponenzialmente aumentati gli interventi finalizzati all’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, che hanno consentito di accertare condotte di riciclaggio per oltre 226 mln di euro (dieci volte l’importo accertato nel 2012) e di denunciare 47 persone (6 in arresto).
Sono stati effettuati 837 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 951 persone fisiche e 381 persone giuridiche, rispettivamente appartenenti o riconducibili alla ‘ndrangheta. Ne sono scaturiti sequestri di beni per 610 mln di euro e confische per 129 mln di euro.
Nel settore del contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, le indagini e l’attività di “prima linea” svolte, rispettivamente, dai G.O.A. di Catanzaro e di Reggio Calabria e dal Gruppo di Gioia Tauro, nonché dagli altri Reparti territoriali, hanno portato al sequestro di 1.486 chilogrammi di cocaina, 132 chilogrammi tra eroina, hashish ed altre sostanze psicotrope, 8.091 piante di canapa indiana, nonché alla denunzia di 159 persone, di cui 63 tratte in arresto.
L’obiettivo per il 2014 è quello di sviluppare approcci investigativi ispirati a concretezza ed efficacia, valorizzando il patrimonio informativo disponibile presso ogni Reparto, nonché la potenzialità offerta dagli applicativi informatici in uso al Corpo. Fondamentale sarà il monitoraggio dei flussi finanziari, che consentirà di seguire le tracce di tutti i reati (societari e finanziari, usura, estorsione, riciclaggio), che generano profitti, ricostruendone il percorso per individuare, così, i reali mittenti e beneficiari.
4. TUTELA DEL MERCATO DEI BENI E DEI SERVIZI
Un posto rilevante nel comparto della tutela dell’economia è occupato dall’attività di contrasto alla produzione e al commercio di prodotti con marchi contraffatti, un settore che vede la regione interessata soprattutto da fenomeni di commercializzazione al dettaglio. L’attività viene svolta attraverso il controllo del territorio e in combinazione con le tradizionali attività di verifica degli obblighi fiscali, per assicurare una tutela della legalità, che spazi dalla lotta all’evasione, alla tutela del made in Italy ed alla sicurezza dei prodotti. Sono stati intercettati ingenti quantitativi di prodotti contraffatti (abbigliamento, calzature, giocattoli, sigarette, ecc.), destinati al mercato interno ed in transito verso altri Paesi europei; in molti casi, i prodotti contraffatti si sono rivelati pericolosi o nocivi per la salute.
Nella specifico sono stati sequestrati 163.589 pezzi, in larga parte presso il porto di Gioia Tauro (crocevia di primaria importanza dei traffici commerciali di transito e di importazione, ove il Corpo ha apprestato un presidio sistematico), nonché denunziati 109 responsabili.
Nel contrasto al particolare fenomeno, da quest’anno, le peculiarità operative acquisite dal Corpo saranno supportate anche dalla piattaforma S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti Contraffazione), di recente attivazione, che consentirà una più stretta interazione tra le Unità operative della Guardia di Finanza e gli operatori economici colpiti dalle condotte illecite, i quali, accreditandosi nell’apposita sezione del sito internet su cui è attivo l’applicativo, potranno fornire informazioni sui propri prodotti, utili in chiave operativa.
Contro altre condotte gravemente lesive del corretto funzionamento del mercato, quali sono quelle dei reati fallimentari e dell’usura, l’azione di contrasto del Corpo nella regione è sensibilmente cresciuta rispetto all’anno precedente. In materia di reati fallimentari sono state concluse 74 indagini, che hanno portato alla denunzia di 185 persone, di cui 38 in stato d’arresto ed all’accertamento di distrazioni di beni in danno dei creditori per oltre 5,8 mln di euro.
In materia di usura sono state denunciate 27 persone, di cui 16 tratte in arresto.
5. L’ATTIVITA’ DELLA COMPONENTE AERONAVALE
Nel solco tracciato dalle linee di indirizzo che interessano l’attività del comparto aeronavale, è continuata la massima valorizzazione dell’integrazione e della sinergia operativa tra tutte le componenti territoriali ed aeronavali del Corpo, allo scopo di contrastare tutti gli illeciti economico – finanziari realizzati “via mare”.
Tra le diverse attività eseguite, merita di essere citata l'”Operazione Never More”, svolta nel mese di ottobre 2013, nello specchio di mare jonico prospicente alla città di Reggio Calabria. Nello specifico, è stato intercettato, nella notte del 13 ottobre, un peschereccio utilizzato come “nave madre”, che, mediante un’imbarcazione più piccola a rimorchio, stava trasferendo irregolarmente sulle coste calabresi 226 persone (di nazionalità siriana ed egiziana, di cui 102 uomini adulti, 45 donne e 79 minori).
L’operazione ha portato al sequestro dell’imbarcazione, per valore stimato di circa €. 150.000 ed all’arresto di 10 soggetti, individuati quali scafisti e membri dell’equipaggio, nonché alla traduzione presso la struttura Ministeriale di accoglienza di 4 soggetti minorenni, anch’essi facenti parte dell’equipaggio.
Nel complesso, l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina, nel 2013, ha permesso di intercettare nr.¬¬ 3.547 immigrati clandestini, sequestrare nr. 16 natanti nonché individuare ed arrestare nr 19 scafisti.