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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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La Germania non è nuova nel business delle armi difettose

La Germania non è nuova nel business delle armi difettose

La Germania non è nuova nel business delle armi difettose

Questa volta è stata tanata, gran parte dello stock di carri armati Leopard 2A6 inviati in Ucraina, presentano problemi strutturali e di manutenzione, molti sono rotti e necessitano di riparazioni urgenti. Tra i 18 carri armati venduti all’Ucraina su pressione statunitense, solo sei di essi sono efficienti e in grado di combattere ancora. La maggior parte presentano gravi problemi tecnici e, la carenza di pezzi di ricambi strategici dalle officine della Rheinmetall tedesca, rende impossibile la riparazione.
I tanks difettati sono stati trasferiti in un’officina di riparazione in Lituania in attesa dei ricambi.
Zelensky si aspettava molto da queste macchine da guerra, era quasi convinto di poter rivaltare a suo favore il corso della guerra contro le forze terrestri russe. Se avesse preso informazioni, avrebbe appreso che i tedeschi sono soliti vendere bidoni militari, lo fece la Merkel con la vendita di carri armati ai sauditi, prima ancora con i sommergibili ai greci e agli egiziani, dopo triangolazione con Tel Aviv. La società militare tedesca Rheinmetall, chiamata in causa, sta correndo ai ripari per garantire quei pezzi di ricambio necessari all’officina lituana dove sono fermi un numero considerevole di Leopard 2A6.
Alla Rheinmetall hanno cercato di lavarsene le mani, addebitando il problema ai duri scontri a cui sono stati sottoposti i Leopard. Solo in parte è vero, forse per quelli parzialmente efficienti, ma la maggior parte presentavano già gravi problemi strutturali dovuti all’usura nel deserto. A questo si aggiunge l’incompetenza dei motoristi ucraini che hanno arrecato ulteriori danni durante le riparazioni.
La Germania ha consegnato all’Ucraina
90 Leopard 2A4, oltre ai 18 carri armati Leopard 2A6. L’Ucraina ha anche ricevuto più di 100 carri armati Leopard 1A5 obsoleti. I militari russi approfittando dell’incapacità dei carristi ucraini, in poche settimane hanno reso i tanks dei rottami metallici.
Le forze russe si sono avvalse del supporto dei missili terra aria e di droni kamikaze. Prima di scatenare l’attacco contro i Leopard, i tecnici russi hanno studiato due carri armati Leopard 2 catturati, fondamentali per individuare i punti di debolezza del carro. Zelensky era certo che i Leopard sarebbero stati risolutivi nella controffensiva contro le forze armate russe. Pianificava di sfondare la Maginot russa e conquistare la città di Melitopol sul Mar d’Azov, tagliando così la Crimea dalla Russia continentale. Un’operazione che si è rivelata un flop.
Anche la bella ammaliatrice, ministra degli esteri tedesca Baerbock, ha dovuto ammettere che i tedeschi hanno rifilato un bidone a Kiev. La controffensiva caricata da Zelensky oltre misura, si è rivelata sul campo un bagno di sangue per le forze armate ucraine. Oltre 160.000 sono stati i morti e 16.000 i mezzi pesanti persi, dati del Ministero della Difesa russo. In un rapporto di Forbes del novembre 2023, si legge che Kiev aveva perso “un quarto dei suoi migliori carri armati di fabbricazione tedesca Leopard 2”.
L’ammaliatrice maga di Circe tedesca,
Annalena Baerbock, già nel settembre 2023, parlando con una giornalista della CNN si era lasciata andare rivelando che i carri armati “avanzati” e gli altri sistemi d’arma inviati in Ucraina erano obsoleti e scarsamente efficienti. Che abbia voluto scagionare la Rheinmetall?

Maurizio Compagnone
Analista geopolitico