Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

La deputata Cinque stelle ha presentato un’interrogazione sulla morte dell’operaio investito da un treno

La deputata Cinque stelle ha presentato un’interrogazione sulla morte dell’operaio investito da un treno

Dalila Nesci: “La morte di Miceli non può essere un tragico caso che ci urta per il tempo della cronaca. È doveroso che la vicenda arrivi alla Camera, che se ne occupi il parlamento, per verificare se si è trattato di una fatalità o se si poteva evitare”

La deputata Cinque stelle ha presentato un’interrogazione sulla morte dell’operaio investito da un treno

Dalila Nesci: “La morte di Miceli non può essere un tragico caso che ci urta per il tempo della cronaca. È doveroso che la vicenda arrivi alla Camera, che se ne occupi il parlamento, per verificare se si è trattato di una fatalità o se si poteva evitare”

 

 

La giovane deputata calabrese Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, ha depositato stamani un’interrogazione a risposta scritta, diretta al presidente del Consiglio, al ministro del Lavoro e al ministro dei Trasporti, sulla morte dell’operaio trentaduenne Dario Miceli, lo scorso 11 aprile investito da un treno “Frecciarossa” alla stazione Tiburtina di Roma.
La parlamentare ha chiesto se gli stessi «possono riferire, assumendo gli elementi necessari, sugli orari e turni di lavoro di Dario Miceli, compresi gli spostamenti in area ferroviaria previsti riguardo all’ultimo ordine di servizio». Nesci vuole sapere, poi, «quali controlli tecnici sulla sicurezza ferroviaria sono stati e vengono effettuati rispetto alle progressive riduzioni dei tempi di percorrenza della tratta ferroviaria Roma-Milano».
Con l’atto, la deputata intende sapere, ancora, di quali informazioni il capo del governo e i ministri interessati «siano in possesso in ordine ai sistemi di controllo e sicurezza (moderazione della velocità, frenata et coetera), nei pressi delle stazioni di passaggio, circa l’avvicinamento e allontanamento dei convogli ferroviari, specie dei treni ad alta velocità».
Per ultimo, Nesci ha domandato «se sia possibile imporre una velocità ridotta e tassativa di passaggio dei treni che attraversano stazioni come la Tiburtina a Roma».
«La morte di Miceli – spiega la parlamentare – non può essere un tragico caso che ci urta per il tempo della cronaca». «È doveroso – prosegue – che la vicenda arrivi alla Camera, che se ne occupi il parlamento, per verificare se si è trattato di una fatalità o se si poteva evitare; se esistono delle responsabilità, sia per le condizioni lavorative cui era soggetto il giovane operaio, sia per la sicurezza nelle stazioni, che va garantita prima della velocità dei treni».
«Purtroppo – conclude Nesci – la storia di Dario Miceli dimostra che l’accelerazione della vita, diventata l’obiettivo principale del capitalismo e della tecnica che lo regge e alimenta, è sempre più spesso uno strumento contro l’uomo, la sua dignità e il suo diritto di realizzarsi».