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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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La comunità di Platania celebra la Giornata dell’ammalato Don Pino Latelli: “Stare accanto al malato con la forza della tenerezza”

La comunità di Platania celebra la Giornata dell’ammalato Don Pino Latelli: “Stare accanto al malato con la forza della tenerezza”
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di Lina Latelli Nucifero

Le persone ammalate della  parrocchia San Michele Arcangelo di Platania (Cz)  saranno al centro della comunità nelle giornata dedicata loro nella ricorrenza della XXIII “Giornata del malato”. Infatti per domenica 8 febbraio si pregherà con loro e  per loro durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 10.30 mentre, nel contempo,  sono iniziate le visite domiciliari ai sofferenti. La  celebrazione è stata voluta dal Venerato Papa Giovanni Paolo II nell’occasione della memoria della prima apparizione di Maria a Lourdes, diventata  un’autentica città del malato e un luogo verso il quale molti sofferenti guardano con speranza. Nel corso della Santa Messa, monsignor Giuseppe Ferraro, già direttore della Caritas della diocesi di Lamezia Terme che presiederà il sacro rito, dedicherà  ampio spazio al messaggio di Papa Francesco per la XXIII Giornata mondiale del malato: Sapientia cordis. «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (Giobbe 29,15) e impartirà agli ammalati il sacramento della “unzione degli infermi”. Al sacro rito prenderanno parte tutti gli ammalati del centro cittadino e anche quelli delle contrade, accompagnati in Chiesa alcuni dai propri familiari, altri dal gruppo Scout e dai volontari della parrocchia.

Il  ricco calendario delle celebrazioni ha già visto il parroco don Pino Latelli e un gruppo di volontari fare visita agli ammalati nelle loro case. Gli incontri si stanno svolgendo nella preghiera e in un crescendo di emozioni e di testimonianze sulla sofferenza che hanno toccato il cuore di tutti.

Il parroco don Pino Latelli ricorda che «il malato non ha bisogno soltanto di medicine o strutture sanitarie ma anche di quella “compassione” che fu di Gesù di fronte ad ogni dolore umano. È  necessario perciò  avere la sensibilità di recarsi al capezzale dell’ammalato al fine di dare e testimoniare l’amore di Dio con la vicinanza e l’affetto servendolo con l’amorevolezza di una madre. D’altra parte è proprio distintivo del cristiano andare fino alle “periferie esistenziali” a portare la Buona Notizia dell’amore di Dio. Lo sostiene con vigore Papa Francesco. Mi auguro – conclude il sacerdote – che, innamorati di Dio nel malato e convinti della forza della tenerezza, diventiamo sempre di più la chiesa del grembiale». A conclusione della speciale giornata di domenica, gli ammalati riceveranno una artistica coroncina del santo  rosario di Papa Francesco e  i bambini dell’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti”  allieteranno tutti i presenti con  l’esecuzione di alcuni brani musicali.