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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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La città di Ferrara premia le donne calabresi che valgono

Il premio “Ferrara città della pace” è stato consegnato al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, all’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole e a Carmela Lanzetta, ex sindaco di Monasterace. Premiate anche Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo e Giuseppina Pesce (assenti per motivi di sicurezza)

di CATERINA SORBARA

La città di Ferrara premia le donne calabresi che valgono

Il premio “Ferrara città della pace” è stato consegnato al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, all’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole e a Carmela Lanzetta, ex sindaco di Monasterace. Premiate anche Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo e Giuseppina Pesce (assenti per motivi di sicurezza)

 

di Caterina Sorbara

 

 

Sin dall’antichità la donna ha sempre avuto un ruolo importante nella società.
Basta ricordare che nel lontano Paleolitico fu proprio una donna a scoprire che i
semi che cadevano nel terreno, germogliavano, fu proprio una donna a scoprire l’agricoltura!
In tutto il mondo ci sono state nel tempo figure di donne che hanno lasciato un segno
nella stria, per esempio la grande regina Cleopatra, Caterina dei Medici, Semiramide,
Ipazia, Maria Montessori e tantissime altre. Non posso citarle tutte, lunghissimo
è l’elenco.
La donna calabrese, in particolare, è una donna molto forte, con una “marcia in
più”, basti ricordare la figura della pescivendola, pilastro della famiglia; le
raccoglitrici di olive, donne capaci di enormi sacrifici, che tanto hanno dato alla
nostra terra.
Sin dall’antichità ci sono state donne calabresi che si sono distinte, che hanno
lasciato un segno molto forte, dalla poetessa Nosside a Novella Ruffo, Lucrezia Della
Valle, Clelia Pellicano, Giovanna Grullì, Natuzza Evolo, Maria Teresa Cefaly Pamphili,
Mia Martini e moltissime altre.
Per questo sono fortemente convinta che se nel panorama politico calabrese ci fossero
più donne le cose potrebbero migliorare di molto.
Una donna prima di essere donna è figlia, è sorella, è mamma, è compagna. E’
capace di risolvere mille situazioni e sa subito adattarsi a tutto. Per questo qualche
anno fa, ho gioito, quando a Rosarno è stata eletta sindaco, la dott.ssa Elisabetta
Tripodi, una donna che racchiude in sé “le eccellenze dell’essere donna”.
A riprova di ciò l’ennesimo riconoscimento di cui è stata insignita: a Ferrara,
il Presidente del Senato Piero Grasso, intervenuto al Festival internazionale della
città, dedicato a giornalisti ed autori di tutto il mondo, le ha consegnato il
premio “Ferrara città della pace”.
Insieme a lei sono state premiate anche l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina
Girasole; Carmela Lanzetta, ex sindaco di Monasterace; Giuseppina Nicolini, sindaco
di Lampedusa (assente per la tragedia che ha colpito l’isola).
Premiate anche, idealmente, Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo e Giuseppina Pesce
(assenti per motivi di sicurezza).
Donne che si sono opposte ai poteri forti, che hanno lottato e continuano ogni giorno
a lottare per un Sud migliore.
Alla dott.ssa Elisabetta Tripodi vanno gli auguri del nostro giornale. L’auspicio
è che il suo impegno politico possa proseguire il più a lungo possibile, per una
Calabria migliore.