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La Cisl-FP interviene sull’aggressione al comandante Zucco e agli agenti della polizia locale

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Riceviamo e pubblichiamo

Con riferimento al comunicato stampa uscito sulla Gazzetta del Sud in data 21 aprile 2020 in cui si ritiene di fornire “un’altra verità” sui fatti avvenuti in data 16 aprile 2020 che hanno visto coinvolti in prima persona il Comandante Dott. Salvatore Zucco, un Ufficiale e Agenti della polizia Locale di Reggio Calabria nonché una coppia di cittadini, il Coordinamento delle Polizie Locali Cisl FP e la Segreteria Generale Cisl FP di Reggio Calabria non possono non intervenire a tutela dell’operato degli operatori nonché della loro professionalità, che da sempre hanno contraddistinto il Corpo di Polizia Locale di Reggio Calabria.
Vi è da premettere che sin dalla dichiarata emergenza Covid-19, la Polizia Locale di Reggio Calabria ha profuso il massimo delle energie in termini di dotazione organica e professionalità che hanno permesso di ottenere risultati ragguardevoli nel contenimento dell’epidemia. Ebbene, tornando alle dichiarazioni rese nel comunicato stampa su indicato, l’Avvocato Beatrice Saraò, difensore del soggetto che, fermato durante un posto di controllo nella mattinata del 16 aprile 2020 sulla SS106 località Bocale, deliberatamente ha aggredito in modo violento in primis il Comandante della Polizia Locale, Dott. Salvatore Zucco atterrandolo e minacciandolo, proseguendo con estrema resistenza nei confronti degli altri Colleghi che hanno cercato di sottrarre alla violenza furibonda del soggetto, lo stesso Comandante (vere vittime dell’accaduto), l’Avvocato difensore riferisce nel comunicato che esiste un’altra verità, una verità (sua), a dire degli scriventi, mancante di parti estremamente importanti per la comprensione dei fatti. Innanzitutto, dovrebbe riferire come il suo assistito, alla guida del veicolo si sia ritrovato all’improvviso a terra, se non per sua libera scelta, uscendo dall’auto, proiettandosi verso gli Operatori e in modo particolare contro il Comandante facendolo cadere e conseguentemente cadendo anch’egli. Pertanto, non si è ritrovato per terra se non a causa di una violenta reazione arbitraria da parte dello stesso, a seguito di quello che era nient’altro che un semplice accertamento amministrativo, sia sul titolo di guida che sulle motivazioni della sua presenza per strada in fase emergenziale Covid-19. Riferisce inoltre l’Avvocato, che il suo assistito è stato preso violentemente a calci dagli operatori, condotta questa, che risulta alquanto inverosimile, dal momento che mai, nella storia del Corpo della Polizia Locale di Reggio Calabria, atti del genere si sono mai verificati. Vi è da aggiungere inoltre, che, nel momento in cui un cittadino aggredisce un pubblico ufficiale, inevitabilmente accetta la possibilità di subire una reazione da parte degli Operatori di Polizia che doverosamente hanno l’obbligo di procedere all’arresto del soggetto che, se non collabora nelle operazioni, potrebbe subire misure coercitive anche fisiche, e maggiore sarà la resistenza all’arresto, maggiore sarà la possibilità che lo stesso possa farsi del male. Non è sicuramente nel modus operandi degli operatori della Polizia Locale, quello di prendere a calci un cittadino, ma, in casi come questo, solo di immobilizzarlo e ammanettarlo per assicurarlo alla Giustizia.
La genuinità e la correttezza delle operazioni svolte dagli Operatori della Polizia Locale è stata confermata dallo stesso Giudice, che nel processo per direttissima, ha convalidato l’arresto, e la convalida, l’Avvocato lo saprà benissimo, equivale a dire che l’arresto è stato fatto secondo legge, e quindi che c’è stata resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Le mancate applicazioni successive di misure cautelari, rispondono a diverse esigenze che vengono valutate caso per caso, e non è indice di innocenza come neanche di colpevolezza, difatti un processo ci sarà, ed è il processo, la sede naturale dove la verità emergerà, grazie alla grande professionalità, indipendenza e imparzialità della Magistratura, valori in cui la Cisl FP crede fermamente, come crede fermamente nella professionalità degli Operatori della Polizia Locale di Reggio Calabria che stanno svolgendo un ruolo fondamentale per la sicurezza e la salute dei cittadini.
Nelle more che la Giustizia faccia il suo corso, e che la verità venga accertata da chi è competente ad accertarla, ovvero il Giudice Penale, e non l’Avvocato per mezzo della stampa, dichiarando che la verità è stata taciuta, “affermazioni molto forti e gravi”, la Segreteria Generale Cisl FP di Reggio Calabria e il Coordinamento Regionale delle Polizie Locali Cisl FP Calabria, esprimono la massima solidarietà al Comandante Dott. Salvatore Zucco e agli operatori di Polizia Locale, coinvolti in questa storia, riportando lesioni personali nell’adempimento del dovere.

Il Coordinatore Regionale Il Segretario Generale Cisl FP
Polizie Locali Cisl FP Calabria Reggio Calabria

Dott. Giuseppe Falcone Dott. Vincenzo Sera