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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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La casa automobilistica Suzuki richiama 2 milioni di auto Rischio incendio da interruttore accensione

La casa automobilistica Suzuki richiama 2 milioni di auto Rischio incendio da interruttore accensione
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La giapponese Suzuki Motor Corp* *ha avviato il richiamo di 2 milioni di auto, un
record per la casa automobilistica. Il motivo, risiederebbe in un problema all’interruttore
del blocco accensione, dopo le notizie di incendi innescati dal componente difettoso.
L’azione per lo stesso difetto si estende dopo un richiamo di 168.000 auto che è
stato emesso il 31 marzo quando giapponesi avevano già scoperto il problema dopo
le notizie di incendio o fumo dagli interruttori dell’accensione su 30 veicoli in
Giappone, di cui 18 erano auto della polizia. Fatto salvo l’ultimo richiamo sono
1.873.000 le auto in tutto di nove modelli in Giappone. Questi includono la Chevrolet
Cruze costruita per General Motors Co, i modelli AZ-Wagon e Carol venduti con marchio
di Mazda Motor Corp, e Alto Suzuki, WagonR e modelli Swift prodotte fra il 1998 e
il 2009. Suzuki ha dichiarato che in un deposito presso il ministero dei trasporti
del Giappone ci sono state 67 segnalazioni di fumo da interruttori dell’accensione.
Un portavoce di Suzuki ha inoltre aggiunto che il richiamo riguarda anche 133.700
Swift, Alto, Chevy Cruze e altri modelli commercializzati in mercati esteri come
l’Australia, Europa ed l’Italia. Al momento è stato reso noto dalla casa giapponese,
che non sono stati registrati incidenti a seguito dei motivi oggetto del richiamo,
ma in ogni caso si consiglia di prestare la massima attenzione fino a quando i veicoli
interessati non saranno portati presso le officine autorizzate. Nell’attività
a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello
dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di
tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo,
poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene
tempestivamente informato.È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente
dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi
alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura
corrisponda al modello in questione.Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla
tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo,
l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe
fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione
straordinaria.