di Giuseppe Campisi

Conquista il grembiule e l’accesso a giocarsi la sesta edizione di Masterchef Italia anche la calabrese Loredana Martori. Sposata, due bimbi, architetto ed una innata passione per la cucina che le ha permesso di superare la prova dei 100 e di aggiudicarsi il diritto di far parte del cast dei 20 pretendenti al titolo di migliore cuoco televisivo d’Italia.

Bruno Barbieri, Carlo Cracco, JoeBastianich e AntoninoCannavacciuolo hanno certamente dato filo da torcere ai concorrenti e la rosa finale può dirsi il frutto della tenacia, della volontà ma anche della bravura dei componenti ufficiali la MasterClass approdata all’hangar più famoso della penisola dei sapori.

La trentottenne Loredana, di San Giorgio Morgeto, racconta di sé di essersi scoperta cuoca autodidatta per passione, di trascorrere molte ore dietro i fornelli e di associare la cucina alla sua professione di architetto trovando con essa molti parallelismi: “Per me – ha dichiarato nell’intervista rilasciata agli autori del programma in onda su Sky Uno- la cucina è architettura perché in entrambi gli ambiti si devono rispettare gli stessi 3 criteri: struttura, estetica ed equilibrio”. Adora i piatti di sostanza e della tradizione “di qualsiasi tradizione, infatti viaggio in funzione del mangiare” ha tenuto a sottolineare, non disdegnando quelli innovativi e particolari, anche esteri.

Ma le due parole d’ordine della bella calabrese che cercherà di dare la propria impronta culinaria all’esperienza televisiva di MasterChef sono senz’altro identità e territorio con le quali tentare di coronare il suo sogno nel cassetto: vivere felice di cucina “perché – ha chiarito – per vivere felice devi fare quello che ti piace”. Nel suo identikit da fondamentalmente curiosa, amante del peperoncino (e, da buona calabrese non poteva che essere così) e del parmigiano,descrive la sua predilezione verso la mamma “che mi ha permesso di credere ed avere fiducia in ciò che sono e provo a fare” e di essersi accostata a MasterChef6 come il recupero di una occasione mancata “perché potevo farne un mestiere della cosa che mi piaceva così tanto” ma anche come l’appuntamento con “un treno bellissimo preso al volo” per cercare di dare forma e sostanza ad un sogno fatto di buona cucina e tanta dedizione. Allora avanti tutta e che il dio del gusto ti si favorevole Loredana!