Jole Santelli, “la Calabria resterà chiusa in caso di rischi”. Probabili screening di massa
Apr 18, 2020 - redazione
“De Luca vuole chiudere, io qui non ho mai aperto. Non ci faremo certo prendere dalla fretta adesso”, In un’intervista a Repubblica la governatrice della Calabria Jole Santelli afferma che “i confini sono chiusi dal 7 marzo, ancora prima che lo facesse il governo, perché abbiamo cercato di evitare l’esodo dei fuorisede. Le cose non sono cambiate, qui è ancora tutto blindato. Per il futuro valuteremo in base ai dati”.
In merito alle Regioni del Nord i quali chiedono di riaprire, la stessa dice, “Magari sono più ottimisti di noi. Qui procederemo con gradualità, non possiamo correre rischi. Da domani saranno consentite alcune attività come la manutenzione degli stabilimenti balneari, l’apertura dei laboratori di pasticceria nei giorni festivi, e ci si potrà spostare dal proprio Comune per lavorare negli orti”.
Invece in merito alla cosiddetta “fase 2”, “Come sulle chiusure, ci dovrebbe essere una linea condivisa sulle riaperture. Il governo però al momento parla una lingua abbastanza equivoca”. Ovvero non è possibile derogare se le scelte del governo centrale fossero diverse. Inoltre, “Aspetteremo ancora un po’, poi come altre Regioni ci muoveremo in autonomia. Dopo il 3 maggio, avvieremo 15 giorni di screening di massa e da lì decideremo come procedere – e ancpora – Al momento – osserva – temo soprattutto gli sbarchi, in particolare quelli fantasma, di piccoli gruppi che non vengono intercettati”.