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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Italia Nostra: “Si intervenga con serietà per la messa in sicurezza del territorio di Lamezia Terme”

“Questa volta è toccato al Gargano pagarne il prezzo più alto, ma ormai la cadenza degli eventi alluvionali non può farci
dormire sonni tranquilli”

Italia Nostra: “Si intervenga con serietà per la messa in sicurezza del territorio di Lamezia Terme”

“Questa volta è toccato al Gargano pagarne il prezzo più alto, ma ormai la cadenza degli eventi alluvionali non può farci
dormire sonni tranquilli”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Prima che sia troppo tardi perché molti danni e morti siamo stati costretti
a constatare. Si intervenga con serietà per la messa in sicurezza del nostro
territorio. Lamezia in questa ultima ondata è stata più fortunata ma i
disagi e i problemi sono stati tanti come le innumerevoli richieste di
aiuto alle forze dell’ordine. Questa volta è toccato al Gargano pagarne il
prezzo più alto, ma ormai la cadenza degli eventi alluvionali non può farci
dormire sonni tranquilli. Il risultato non cambia, morti e distruzioni
immani si ripetono con sistematica ripetitiva cadenza. Quanto sta
succedendo renda
responsabili le forze politiche perché non si costruisca dove non si
dovrebbe. Già sono di per sé a rischio le abitazioni addossate alle pendici
delle montagne o quelle troppo vicine alle sponde dei fiumi e tutto Il
costruito dove non si sarebbe dovuto e potuto costruire.

La natura si ribella chiede il suo spazio vitale e noi, dopo aver snaturato
e deturpato i suoi luoghi, siamo qui a piangere i morti e ad elencare i
danni subiti e, magari, a richiedere la ennesima calamità naturale.
L’Enciclopedia Treccani della Scienza e della Tecnica, descrive così la
calamità naturale”…. ogni fatto catastrofico, ragionevolmente
imprevedibile, conseguente a eventi determinanti e a fattori predisponenti
tutti di ordine naturale, e a loro volta ragionevolmente imprevedibili”

Ma si può ancora, dopo i tanti segnali di allarme e di pericolo parlare di
calamità naturale quando la “ragionevolezza dell’imprevedibilità” è stata
annullata nel tempo da tutta una serie di inascoltati appelli e denunce da
parte delle numerose associazioni ambientaliste? Dovremmo noi, operatori
d’interesse pubblico, chiedere i danni per “inascoltato allarme” e per
“accondiscendenza” delle amministrazioni pubbliche verso soggetti portatori
di singoli interessi. E in un circolo ormai divenuto vizioso: la
quantificazione dei danni porterà all’esborso di denaro pubblico che
nell’intento di arginare, creerà ulteriori danni al territorio, tanto
nessuno controlla, con la cementificazione degli argini e dei greti dei
valloni, le muraglie di contenimento dei declivi montani, gli alveoli
costretti da muri di cemento, e ironia della sorte invece che riconsegnare
i luoghi a madre natura, gli stessi saranno ulteriormente sacrificati alla
logica del profitto e visto che ci siamo agli interessi particolari di
alcuni… in attesa del prossimo nubifragio o calamità. E, nell’attesa il
governo vara lo “Sblocca Italia”.

Prevalga una volta per tutte il senso di serietà e di responsabilità. Tutti
sono avvisati: Comune di Lamezia Terme, Regione Calabria.

Giuseppe Gigliotti, responsabile Calabria Settore Ambiente Italia Nostra