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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Irregolarità e carenze, sequestri e denunce ad Asp Girifalco Ulteriori accertamenti in corso da parte delle forze dell'ordine

Irregolarità e carenze, sequestri e denunce ad Asp Girifalco Ulteriori accertamenti in corso da parte delle forze dell'ordine
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Irregolarità nella gestione dei rifiuti sanitari, con rischio di infezioni, carenze igieniche, sanitarie e strutturali, inadeguata conformità degli impianti elettrici e diverse altri problemi. E’ questo quello che è emerso da un’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Girifalco, del Nucleo ispettorato del lavoro e del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Catanzaro, delle Stazioni carabinieri forestali di Davoli e Girifalco, insieme a personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro e del Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza provinciali, nel complesso monumentale di Girifalco, sede di molteplici strutture sanitarie afferenti all’Azienda sanitaria di Catanzaro.

Sono state ispezionate le strutture residenziali psichiatriche ad alta e media assistenza, il Servizio per le tossicodipendenze, la Residenza sanitaria assistita ed al relativo armadio farmaceutico. Le attività hanno permesso di verificare la gestione irregolare di rifiuti sanitari a rischio infettivo, per la quale sono stati deferiti in stato di libertà due responsabili. Contestata ad entrambi la mancata corretta compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti sanitari speciali ospedalieri, cui è conseguita una sanzione amministrativa di 516 euro.

Nelle strutture psichiatriche e nella Rsa sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie e strutturali, con infiltrazioni ed umidità, inadeguata conformità degli impianti elettrici. Per la Rsa è stata rilevata una insufficiente attività di pulizia e disinfezione dei locali. E’ stato anche richiesto un intervento dei Vigili del fuoco di Catanzaro per contribuire alla messa in sicurezza della struttura con il taglio di rami di un albero che gravavano sul tetto del plesso. Un terreno asfaltato e vicino al complesso monumentale, di proprietà dell’Asp, è stato sequestrato perché colmo di materiale edile e rifiuti solidi urbani ingombranti. Ulteriori accertamenti sono ancora in corso.