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Ippica, camorra e scommesse, AssoTutela: “Un comparto fruttuoso non può essere vessato da continue ombre”

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“La situazione è tragica. L’ombra di associazioni a stampo mafioso affossa il mondo dell’ippica mettendolo in grave crisi e causando la perdita di lavoro per le 50.000 famiglie degli operatori del comparto e mandando al macello i cavalli che diventati ormai inutili”

Ippica, camorra e scommesse, AssoTutela: “Un comparto fruttuoso non può essere vessato da continue ombre”

“La situazione è tragica. L’ombra di associazioni a stampo mafioso affossa il mondo dell’ippica mettendolo in grave crisi e causando la perdita di lavoro per le 50.000 famiglie degli operatori del comparto e mandando al macello i cavalli che diventati ormai inutili”

 

 

Il mondo dell’ippica non ha pace, pur essendo un comparto florido e pieno
di risorse è continuamente oppresso da scandali.Non ultima la sentenza
della Procura della Repubblica di Potenza per gli anni 2006-2007 secondo la
quale sarebbero ben 26 le gare truccate in tutta Italia e 17 le persone
accusate di manovrare le vincite delle scommesse usando l’arma infame del
doping. Ai cavalli sarebbero state somministrati farmaci e sostanze
illecite.Il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che combatte ogni
giorno per contrastare gli abusi e le illegalità ai danni dei più deboli,
ha dichiarato in una nota: “La situazione è tragica. L’ombra di
associazioni a stampo mafioso affossa il mondo dell’ippica mettendolo in
grave crisi e causando la perdita di lavoro per le 50.000 famiglie degli
operatori del comparto e mandando al macello i cavalli che diventati ormai
inutili”. Con la chiusura dell’ippodromo di San Siro lo scorso 31 dicembre,
potrebbero essere 5000 i cavalli destinati al mattatoio.Sono migliaia gli
animali che ogni anno finiscono nelle mani criminali della Zoomafia per
corse clandestine di cavalli e macellazioni clandestine.Nel 2011 ben 47
cavalli che correvano in gare ufficiali in Campania sono risultati positivi
a qualche sostanza vietata e sempre nel 2011 i Carabinieri del Nucleo
Investigativo di Napoli hanno sequestrato beni ritenuti riconducibili ad
attività illecite anche nel turismo e nel settore dell’ippica. Secondo la
Relazione della Commissione parlamentare antimafia pubblicata nel 2011
“Quando il gioco d’azzardo illegale è diventato legale le organizzazioni
criminali non hanno fatto altro che “trasferire” le loro attività. Quello
del gioco d’azzardo è anzi diventato uno dei settori di maggiore interesse
per le grandi organizzazioni criminali”.Il fenomeno più palese di corse
truccate in Italia riguarda l’ippodromo di Aversa storicamente inquinato
dalla camorra. Dal 1992, anno nel quale l’ippodromo venne chiuso per la
prima volta, occasionalmente si sono verificati episodi di trucchi,
intimidazioni e pestaggi, che hanno indotto i driver di Aversa anche allo
sciopero.”Eppure – prosegue Maritato – il mondo dell’ippica dovrebbe essere
maggiormente tutelato considerando il notevole introito che produce per le
casse dello Stato. Invece continue pressioni sono state fatte con leggi e
decreti che hanno soffocato l’ippica a favore di slot, videolotterie, bingo
ed altri giochi d’azzardo. Le riforme che potrebbero sostenere il settore
sono nei cassetti del Ministero delle Finanze e del Ministero delle
Politiche Agricole ma non vengono attuate”.Il presidente Maritato, conclude
quindi chiedendo “Una collaborazione vera dello Stato al fine di estinguere
le mafie che inquinano un settore importantissimo per l’economia italiana.
Se davvero si è interessati a produrre guadagni e ricchezze per risollevare
il nostro Paese, bisogna guardare nella direzione giusta”.