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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Io sono Giorgia. Tu chi sei? Nonostante gli anni di esperienza politica, Fdi può essere la giusta alternativa, oppure è solo una parvenza? E soprattutto, noi che paese vogliamo?

Io sono Giorgia. Tu chi sei? Nonostante gli anni di esperienza politica, Fdi può essere la giusta alternativa, oppure è solo una parvenza? E soprattutto, noi che paese vogliamo?

Di Mariachiara Monaco

Il suo nome è Giorgia, è una donna, una madre, ed è cristiana. Ma soprattutto è figlia della vecchia destra, ancorata fortemente al patriottismo e all’idea di “nazione” intesa come terra di confine, difesa ancor prima dei diritti civili e umani.
Sta di fatto, che il partito che guida, Fratelli d’Italia, è nei sondaggi, primo nella coalizione di centrodestra, e, se il 25 settembre gli italiani vorranno, sarà la prima donna a varcare la soglia di palazzo Chigi.
Classe ’79, Giorgia Meloni, almeno stando ai dati anagrafici non ha nulla a che vedere con il movimento fascista, riconducibile all’estrema destra, diverso però è il fattore politico. Sì, perché la fiamma che anima il simbolo del suo partito, è la stessa che arde sulla tomba del duce, Benito Mussolini.
Dio, Patria e Famiglia, rimangono anche a distanza di molto tempo l’emblema di un pensiero unico, che combatte contro una visione progressista e moderna.
Ma chi è Giorgia Meloni?
Quando nacque, il 15 gennaio 1977, la capitale era percorsa dalla violenza degli anni di piombo. Scontri in piazza, facoltà universitarie occupate, e omicidi politici, erano all’ordine del giorno. Basti pensare che un anno dopo la nascita della leader, venne rapito e ucciso dalle Br, l’onorevole Moro, e questo fu un episodio gravissimo che portò la politica nostrana nel periodo più buio della storia repubblicana.
Giorgia, come tanti altri, crebbe nel fervore di quegli anni, ed iniziò ad avvicinarsi alla politica da giovanissima.
Ma per conoscerla, bisogna fare un salto temporale di almeno trent’anni.
Dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio (per mano di Cosa nostra), la giovane, appena quindicenne, bussò alle porte del “Fronte della gioventù”, associazione giovanile del MSI, successivamente diede vita al coordinamento studentesco “Gli Antenati” e nel 1996 divenne responsabile nazionale di Azione Studentesca, e rappresentante al Forum delle associazioni studentesche.
Nel 1998, a soli 21 anni, venne eletta consigliere della Provincia di Roma per Alleanza Nazionale, rimanendo in carica fino al 2002.
Oggi di anni ne ha 45, ed è in Parlamento da quando ne aveva 29, tanto da essere nominata nonostante la giovane età, presidente della Camera dei deputati.
Nel 2006 poi divenne ministro per le politiche giovanili, durante il governo Berlusconi, e si distinse per la caparbietà e la capacità di spendere fondi pubblici, diventando a tutti gli effetti una donna delle istituzioni. E, oltre ad abbracciare il suo nuovo incarico, fece nascere il movimento “Giovane Italia”, organizzazione giovanile de “Il popolo della libertà”.
Ma nel 2012 nel centrodestra qualcosa si ruppe, così la giovane deputata fondò assieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa un nuovo movimento politico di centrodestra battezzato con il nome di “Fratelli d’Italia”.
Nel 2013 si schierò contro le adozioni gay, proteggendo la famiglia tradizionale e denigrando un concetto di famiglia universale che in Italia è considerato ancora un miraggio.
Dunque, per essere schietti, genitore 1 e genitore 2, non fanno parte dell’universo meloniano.
Nel febbraio 2016 annunciò al “Family Day” (manifestazione organizzata in difesa dei valori tradizionali cattolici della famiglia e in contrapposizione all’estensione dei diritti per le famiglie omosessuali) la sua candidatura a sindaco di Roma, arrivando poi solo terza, dietro Roberto Giacchetti e la neosindaca Virginia Raggi.
Fu comunque un risultato positivo, tanto da crescere in numeri e quindi nei sondaggi, ed infatti il 4 marzo 2018 quintuplicarono il numero dei parlamentari di Fratelli d’Italia: alle elezioni politiche vennero eletti 18 senatori e 32 alla camera.
Due anni dopo, il 28 settembre 2020 venne eletta all’unanimità Presidente del Partito dei Conservatori e Riformisti europei (ECR Party), la famiglia politica che raggruppa più di 40 partiti europei e occidentali.
Ma chi sono i seguaci della leader all’interno di Fratelli d’Italia? Ecco alcuni nomi:
Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI, – da assessore alla Mobilità della Regione Lazio – inaugurò un mausoleo in perfetto stile romano dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani, detto “il macellaio di Etiopia”, collaborazionista dei nazisti e inserito dall’Onu nella lista dei criminali di guerra.
Un altro big è Francesco detto “Checco” Acquaroli, governatore delle Marche,(avrete sicuramente sentito parlare di lui, poiché nel 2019 partecipò ad una cena, organizzata dai vertici locali di Fdi, in ricordo della marcia su Roma).
Ma ci sono anche altri nomi, come Carlo Fidanza, l’eurodeputato del saluto fascista e dell’”Heil Hitler” nell’inchiesta sulla “lobby nera”, vicino ad ambienti di estrema destra.
Insomma, la questione oltre che calda è anche identitaria. Noi chi siamo?
O meglio, se lei è Giorgia, tu chi sei?
Nonostante gli anni di esperienza politica, Fdi può essere la giusta alternativa, oppure è solo una parvenza?
E soprattutto, noi che paese vogliamo?