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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 29 MAGGIO 2024

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Invalida e senza sussidio, lei pensa a curare il suo cane Commovente vicenda di una donna brindisina che sulla sedia a rotelle, senza gamba e con un tumore, fa i salti mortali per curare il suo amato Pippo

Invalida e senza sussidio, lei pensa a curare il suo cane Commovente vicenda di una donna brindisina che sulla sedia a rotelle, senza gamba e con un tumore, fa i salti mortali per curare il suo amato Pippo
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Kata è una signora costretta su una sedia a rotelle a causa di un tumore alle ossa che l’ha privata di una gamba, ha un marito che lavora occasionalmente, ed un figlio studente, ma per il Comune di Brindisi non ha diritto ad alcun sostegno
Ogni giorno deve combattere con una disabilità fisica che non ha cambiato il suo modo delicato e compassionevole di guardare il mondo, una vita, però, resa più complicata dalle barriere architettoniche in città , ed ora anche senza il diritto all’assistenza, che prima le veniva garantito dai servizi sociali almeno due volte a settimana.
La preoccupazione di Kata è stata anche quella per la salute e l’accudimento dei suoi due animaletti, perché Kata, nonostante tutto ha salvato anche due creature dal ciglio della strada, l’amato Pippo , simil pinscher di 13 anni e il micio Macchia.
“E’ paradossale, c’è gente che senza grossi problemi di vita quotidiana, decide di disfarsi del proprio animale alla prima difficoltà o incombenza economica, e poi c’è Kata che con tanta dignità e amore stringe i denti e pensa ai suoi amati figli di pelo e a come garantire loro le necessarie cure.”
Pippo aveva un problema all’occhio che non gli permetteva di vedere bene, causandogli anche prurito e conseguente stress, che su un cagnolino di 13 anni avrebbe potuto sortire effetti altamente lesivi.
“Quando sono venuta a conoscenza della storia di Kata- afferma Antonella Brunetti- sono rimasta basita , ma non più di tanto, avendo visto per ben dieci anni il verificarsi di continue ingiustizie sugli indifesi, persone o animali che siano, per me non c’è distinzione là dove la scorrettezza morale fa da sovrana.”
Penso che Kata, sia un’indifesa come le tante vite animali lasciate nel dimenticatoio, vite umane e animali appartenenti alle categorie dei cosiddetti “ deboli”, “abusati” e privati della dignità;
di fronte ad un crescente senso di civiltà e sensibilità sociale abbiamo ancora troppe mancanze da parte dei nostri organi Istituzionali , chiamate a garantire il rispetto di ogni vivente.
Kata non è vittima della disabilità bensì del mancato rispetto e considerazione.
La vita non sempre è giusta ma ancor più ingiusto è voltarsi dall’altra parte.
D’intesa con un veterinario libero professionista, Dott. Sebastiano Tiralosi e l’equipe Trinacria, nessuna esitazione, abbiamo accolto la disperazione di Kata sublimandola in un gesto d’amore concreto: l’intervento chirurgico per Pippo.
Pippo finalmente ha riacquistato la vista assieme alla serenità, ora spetterà al Comune intervenire per restituire parte delle serenità di cui è stata privata Kata.

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