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Intimidazione pm Lombardo, la solidarietà di Talarico, Caridi e del movimento ReggioNonTace

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Presidente Consiglio regionale: “Auspico che si faccia presto piena luce su quest’ennesimo, gravissimo atto di violenza”. Caridi: “Segnale dell’escalation criminale avviata”. ReggioNonTace: “Motivati a non permettere che la ‘ndrangheta agisca nella nostra città”

Intimidazione pm Lombardo, la solidarietà di Talarico, Caridi e del movimento ReggioNonTace

Presidente Consiglio regionale: “Auspico che si faccia presto piena luce su quest’ennesimo, gravissimo atto di violenza”. Caridi: “Segnale dell’escalation criminale avviata”. ReggioNonTace: “Motivati a non permettere che la ‘ndrangheta agisca nella nostra città”

 

 

“Piena solidarietà, da parte mia ed a nome del Consiglio regionale che rappresento, al sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo”.

E’ quanto asserisce il presidente Francesco Talarico, che si dice “assai preoccupato per la recrudescenza delle intimidazioni ad uomini e donne che, in questa terra angustiata da decine di emergenze sociali, fanno il loro dovere per contrastare la criminalità organizzata”.

Conclude il presidente Talarico: “Non finiremo mai di esprimere gratitudine a magistrati e forze dell’ordine impegnati, a costo di sacrifici e rinunce, ad affermare la legalità, perciò auspico che si faccia presto piena luce su quest’ennesimo, gravissimo, atto di violenza ai danni di un magistrato in prima fila su un fronte che diventa giorno dopo giorno più difficile”.

CARIDI: SEGNALE DELL’ESCALATION CRIMINALE AVVIATA

Secondo l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi vanno contrastate con forza le logiche criminali che cercano di imporre il predominio delle cosche mafiose, creando un clima da “anni di piombo”.

Il gesto chiaramente intimidatorio, di cui è stato vittima il dr. Giuseppe Lombardo P.M. della Procura di Reggio Calabria, è un ulteriore segnale dell’escalation avviata dalla criminalità organizzata per attentare alla vivibilità democratica ed alla civile convivenza che le istituzioni legittimamente garantiscono quotidianamente, anche grazie all’impegno ed al sacrificio di molti ed onesti servitori dello Stato.

Per l’Assessore Caridi la notizia delle esplicite minacce al dr. Lombardo desta enorme preoccupazione e sconcerto in tutte le componenti della società civile e deve indurre ad una seria riflessione gli apparati istituzionali e le forze politiche, chiamati a tenere alto il livello di attenzione contro questa vera e propria strategia del terrore attivata dalla criminalità organizzata contro magistratura, amministratori, operatori dell’informazione.

Il dr. Lombardo, l’intero ordine giudiziario, gli amministratori, i giornalisti, i rappresentanti politici ed istituzionali, che lottano quotidianamente in difesa della legalità vanno sostenuti concretamente, attraverso la realizzazione di azioni adeguate.

In conclusione l’Assessore Caridi esprime piena ed incondizionata solidarietà al magistrato, consapevole che questo inqualificabile ed inaccettabile atto intimidatorio non costituirà impedimento alla prosecuzione del suo lavoro e del suo impegno.

REGGIONONTACE: MOTIVATI A NON PERMETTERE CHE LA ‘NDRANGHETA AGISCA NELLA NOSTRA CITTA’

«Se non la smetti ci sono pronti altri 200 chili». Queste parole accompagnano l’ennesimo tentativo d’intimidazione nei confronti di Giuseppe Lombardo, uno dei più attivi e combattivi magistrati della nostra Procura. Queste parole ci motivano, ancora una volta, a ribattere colpo su colpo – con la nostra faccia e con gesti chiari di solidarietà – per non permettere più che la ‘ndrangheta agisca nella nostra città, senza risposte della gentegente della Società Civile.

Già in passato abbiamo detto e praticato pubblicamente la nostra scelta d’essere scorta civica della Procura e, anche in altre occasioni in cui Giuseppe Lombardo ha ricevuto minacce, abbiamo manifestato – non in maniera rituale – la nostra solidarietà alla sua persona.

Stavolta, la nostra solidarietà non può prescindere dalle parole di Brecht che Giuseppe Lombardo ha citato recentemente:

«Chi non conosce la verità è uno sciocco ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente».

Non le riteniamo, infatti, un’esortazione morale. Sono un grido che deve stanare le Coscienze dei singoli e dell’intera cittadinanza, perché si smetta di delegare a magistratura e forze dell’ordine la lotta contro la ‘ndrangheta – tra l’altro lasciandole sole ad affrontare persino il rischio della vita in nostro favore – e perché si dica con chiarezza da che parte stare: perché anche la non scelta significa dire menzogne ed essere delinquenti!

Sulla base di queste considerazioni e di queste scelte – che anche in quest’occasione intendiamo confermare –, invitiamo tutti i reggini a partecipare alle manifestazioni che, in occasione della giornata della memoria delle vittime delle mafie – istituita da anni da Libera – quest’anno è organizzata da Libera di Reggio Calabria col movimento ReggioNonTace.

Quest’anno vogliamo dire, facendo memoria delle vittime delle mafie, che non vogliamo più piangere morti, ma ESSERE VIVI!!!

IO SONO GIUSEPPE LOMBARDO!!!

LE NOSTRE FACCE CONTRO LE MINACCE!!!

UBUNTU!!!

Il movimento ReggioNonTace