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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Interrogazione Nesci (M5S): “La Rai censuri lo spot di ‘Star Vegas’ irrispettoso nei confronti dei ludopatici”

Interrogazione Nesci (M5S): “La Rai censuri lo spot di ‘Star Vegas’ irrispettoso nei confronti dei ludopatici”

“Lo spot pubblicitario in questione – denuncia la parlamentare – mostra un ragazzo preso a tal punto dal gioco della slot machine che si isola completamente dalla realtà, fino a provocare l’incidente di un ciclista che va a schiantarsi contro la stessa slot, saltando brutalmente in aria”

Interrogazione Nesci (M5S): “La Rai censuri lo spot di ‘Star Vegas’ irrispettoso nei confronti dei ludopatici”

“Lo spot pubblicitario in questione – denuncia la parlamentare – mostra un ragazzo preso a tal punto dal gioco della slot machine che si isola completamente dalla realtà, fino a provocare l’incidente di un ciclista che va a schiantarsi contro la stessa slot, saltando brutalmente in aria”

 

 

«La Rai deve dimostrare e avere maggiore rispetto nei confronti di coloro che hanno vissuto la drammatica esperienza del gioco d’azzardo». Queste le parole della deputata M5S Dalila Nesci che ha presentato un’interrogazione parlamentare in merito alla pubblicità, trasmessa dal servizio pubblico, del portale dedicato al gioco online «Star Vegas».
«Lo spot pubblicitario in questione – denuncia la parlamentare – mostra un ragazzo preso a tal punto dal gioco della slot machine che si isola completamente dalla realtà, fino a provocare l’incidente di un ciclista che va a schiantarsi contro la stessa slot, saltando brutalmente in aria. È evidente un atteggiamento irriguardoso nei confronti di coloro che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma del gioco d’azzardo. Non è un caso che in tanti hanno inviato lettere di protesta anche all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria che ha giustificato tutto parlando di “iperbole pubblicitaria”, nonostante lo spot violi palesemente alcune norme del Codice della Comunicazione Commerciale».
«Ecco perché – conclude la deputata – ora tocca alla Rai: il servizio pubblico ha facoltà di sospendere la diffusione dei messaggi pubblicitari, qualora questi non siano rispettosi dei principi ricordati nella Carta dell’informazione e della programmazione, quali l’assenza di volgarità, la non rappresentazione di atti di violenza fine a se stessa, il decoro, il buon gusto ed il rispetto della sensibilità degli utenti. Mi auguro che la Rai voglia tornare sui suoi passi e impedire la diffusione di uno spot irriguardoso nei confronti di coloro che non trovano affatto “iperbolica” tale narrazione pubblicitaria, ma tristemente e drammaticamente veritiera».