Insulti omofobi a Klaus Davi, commento di Dorina Bianchi "Non rappresentano lo spirito d'accoglienza dei calabresi"
“Gli insulti omofobi e le aggressioni da parte di esponenti delle famiglie di ‘Ndrangheta nei riguardi di Klaus Davi non rappresentano affatto lo spirito e la cultura dell’accoglienza intrinseci nel DNA del popolo calabrese”. A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato di Alternativa Popolare, in merito alla notizia riportata dal quotidiano Libero.
“Come sottolinea anche il sostituto procuratore della DDA di Reggio Calabria Roberto di Palma, – aggiunge – si tratta di una sottocultura che si sente accerchiata e colpita dai successi dello Stato e reagisce con volgarità becere e con aggressività malcelando un meccanismo di autodifesa. A Klaus Davi va tutta la mia solidarietà. Il suo lavoro in Calabria, insieme a quello di numerosi altri giornalisti come Michele Albanese o Riccardo Giacoia, è rispettabilissimo ed è un alleato importantissimo per lo Stato che sul territorio sta ottenendo risultati senza precedenti. Basti pensare alle recenti catture di Vincenzo Macri e di Giuseppe Giorgi grazie all’incessante lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine”.