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Consiglio regionale, approvata la legge sulla caccia: nascerà il numero verde anti bracconaggio

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La seduta del consesso regionale ha spostato il question time alla prossima seduta in calendario che si terra il 28 maggio. Durante la sessione sono state approvate alcune mozioni presentate dai singoli consiglieri tra cui l’istituzione dell’agenzia di marketing territoriale. Via libera alla legge venatoria

Consiglio regionale, approvata la legge sulla caccia: nascerà il numero verde anti bracconaggio

La seduta del consesso regionale ha spostato il question time alla prossima seduta in calendario che si terra il 28 maggio. Durante la sessione sono state approvate alcune mozioni presentate dai singoli consiglieri tra cui l’istituzione dell’agenzia di marketing territoriale. Via libera alla legge venatoria

 

REGGIO CALABRIA – Slitta il question time, che oggi avrebbe avuto un programma piuttosto intenso, la seduta del Consiglio regionale si è concentrata sulla caccia.

LE NORME SULLA CACCIA – Approvata all’unanimità la legge di modifica della disciplina dell’esercizio venatorio. E la novità più significativa è la nascita del numero verde antibracconaggio. Si tratta della prima esperienza del genere in Italia. Previsti anche tagli delle indennità ai componenti della consulta regionale faunistica venatoria. Istituite anche le zone umide per le specie di uccelli acquatici e i territori per la creazione di aziende faunistiche.

Si è arrivati alla modifica della norma dopo 18 anni dall’entrata in vigore della legge numero 9 del 1996. La nuova normativa entrerà in vigore dal primo gennaio 2014.

LE MOZIONI: DALLE STRADE ALLA LINGUA DEI SEGNI – In avvio di seduta, dopo la decisione di rinviare il question time alla seduta del 28 maggio, è stato votato ed approvato l’inserimento, proposto dal consigliere Candeloro Imbalzano, di un ordine del giorno urgente riguardante le osservazioni che il Consiglio regionale deve fornire alla Ue in tema di prodotti agricoli. Sempre Imbalzano ha ottenuto l’inserimento di una mozione per la realizzazione di una nuova strada di collegamento tra Scilla e Bagnara. Salvatore Magarò ha ottenuto l’inserimento di un ordine del giorno che sollecita il Parlamento nazionale a riconoscere attraverso una specifica legge, la lingua italiana dei segni.

Il sottosegretario alle riforme Alberto Sarra, ha chiesto ed ottenuto il richiamo in Aula, per l’assegnazione alla Commissione competente, della legge per l’istituzione dell’Agenzia di Marketing territoriale eliminata dalla proposta di legge di Riforma degli Enti. Accolta anche la richiesta del consigliere Pd Nino De Gaetano che propone la costituzione di un tavolo di confronto a Roma, presente la Regione e le organizzazioni sindacali, per discutere del futuro dei lavoratori lpu-lsu della Calabria. Gianluca Gallo (Udc) ha chiesto ed ottenuto l’inserimento di un ordine del giorno che impegni la Giunta regionale ad un confronto con il Governo e l’Anas riguardante la realizzazione del tratto della statale 106 ionica tra Roseto Capo Spulico e Sibari «sulla quale – ha spiegato – ieri il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha dato notizia che attualmente non ci sono finanziamenti».

Il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, preso atto di una decisione assunta in sede di Conferenza dei presidenti, ha chiesto ed ottenuto l’inserimento di un provvedimento legislativo riguardante le «Prestazioni d’opera professionale relative all’avvocature regionale», presentata a firma del consigliere Mario Magno.

LE REAZIONI:

TRIPODI
Il consigliere regionale del gruppo Misto, Pasquale Tripodi, in relazione all’approvazione della nuova legge sulla caccia, ha espresso “sincero apprezzamento per le decisioni dell’Assemblea legislativa regionale che ha saputo cogliere, unitariamente, le esigenze non solo del mondo venatorio e del settore agricolo, ma anche di quanti hanno a cuore, ed i cacciatori fra i primi, la tutela e la conservazione dell’ambiente. La nuova normativa, frutto di un largo confronto con tutte le associazioni venatorie ed ambientaliste, introduce criteri di responsabilità nel governo del territorio, prima demandati esclusivamente alla legislazione nazionale. Infatti – prosegue Pasquale Tripodi – la legge istituisce l’Osservatorio faunistico venatorio regionale, con il compito di supportare la Giunta nella pianificazione dei piani provinciali sulla base di criteri di cui l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca sull’ambiente), garantisce la omogeneità e la congruità. Trova ampio risalto, inoltre, la possibilità di promuovere sul territorio forme di gestione programmata della caccia e i criteri di individuazione dei territori da destinare alla costituzione di aziende faunistico-venatorie, agro-turistico-venatorie e di centri privati di produzione della fauna selvatica allo stato naturale. L’Osservatorio – prosegue ancora Pasquale Tripodi – nel quadro del potenziamento delle strutture tecniche dirette a qualificare l’intervento regionale in materia di caccia, assolverà al compito di predisporre lo studio della biologia delle singole specie animali nei loro rapporti con l’ambiente ai fini di un controllo costante e scientifico della fauna. Ma non solo, l’Osservatorio eseguirà i censimenti sulle specie cacciabili in via ordinaria e sulle specie cacciabili in deroga, sia durante la stagione venatoria che nel periodo di chiusura generale della caccia. Di particolare significato – sottolinea ancora Tripodi – la nuova legge conferisce all’Osservatorio il parere preventivo per la istituzione di zone umide artificiali regionali, strutture che in Calabria sono praticamente inesistenti, e che in altre parti d’Italia concorrono a favorire le condizioni naturali per lo svernamento della fauna selvatica, come gli anatidi, mantenendo pressoché intatti siti ambientali seriamente compromessi dall’abbandono delle campagne o dalla dilatazione di aree urbanizzate. La Calabria finalmente – conclude Pasquale Tripodi – ha deciso di assumersi le proprie responsabilità per il rilancio del territorio fornendo gli strumenti normativi utili per stimolare l’orientamento di investimenti privati in un settore che in altre realtà produce ricchezza e salvaguarda le tradizioni migliori”.
GIORDANO
“L’approvazione della legge sulla caccia rappresenta una innovazione dopo una pausa durata quasi venti anni rispetto alla precedente normativa. Il Consiglio regionale ha colto in maniera larghissima la necessità di contemperare le esigenze del mondo venatorio, degli agricoltori e degli ambientalisti, tenuti insieme da un unico obiettivo: la salvaguardia della fauna, la conservazione e la ricostituzione degli habitat senza cui nessuna attività di salvaguardia delle specie può essere garantita. Una legge con cui si istituisce uno strumento nuovo, l’Osservatorio faunistico venatorio regionale, organismo a carattere scientifico che compirà studi e ricerche sulla migrazione della fauna selvatica, sulla consistenza delle specie, sui miglioramenti ambientali che saranno programmati. Un modo nuovo di vivere l’attività venatoria che apre anche concrete possibilità di sviluppo del comparto. Infine, la nuova legge prevede l’istituzione di un numero verde antibracconaggio e l’abbattimento del 50% della tassa regionale per gli ultra settantenni e per i giovani cacciatori fino a venti anni di età”.