“Indispensabile uno studio di fitostatica” E' quanto afferma Pietro Borrello, coordinatore dei giovani di Idea Calabria
“A Reggio Calabria stiamo vivendo un periodo politico e gestionale particolarmente anomalo, in cui l’attuale amministrazione crede che governare una città consista esclusivamente nel decantare fondi comunitari per progettare opere ed infrastrutture che difficilmente vedranno la luce, dimenticando però di rispondere alle esigenze della comunità”.
Afferma in una nota Pietro Borrello coordinatore dei giovani di Idea Calabria che continua:
“La qualità della vita rientra senz’altro tra le principali aspettative di un cittadino che la politica e le istituzioni devono saper interpretare e salvaguardare altrimenti non si parlerebbe più di servizio, bensì di utilizzo della cittadinanza.
Quindi, in un contesto cittadino come il nostro, caratterizzato dal forte degrado soprattutto sotto il profilo ambientale ed igienico sanitario non si può non riscontrare il dilagare di un lassismo amministrativo che sta portando all’irreversibile depauperamento del nostro patrimonio arboreo in particolare quello del lungomare.
È inaccettabile che quello che dovrebbe essere la punta di diamante di questa città, quello che D’Annunzio definì il più bel chilometro d’Italia, sia oggi totalmente trascurato e abbandonato a se stesso, rappresentando non solo un segno tangibile dell’assoluta assenza di un piano di gestione efficace, ma soprattutto un pericolo per l’incolumità delle persone che giornalmente vi transitano.
Inoltre in un lasso di tempo brevissimo, e non sempre a causa del mal tempo, si sono registrati numerosi cedimenti di branche e rami che potevano essere evitate già solo con le ordinarie opere di potatura, operazione imprescindibile ma evidentemente non necessaria per questa amministrazione.
È paradossale come a Reggio Calabria dove nonostante, in seno all’Università “Mediterranea”, sia presente l’unico Dipartimento di Agraria della Regione nonché l’ufficio di Prorettorato “verde di ateneo” (dedicato proprio alla cura, manutenzione e riqualificazione del verde), si preferisca continuare ad intervenire esclusivamente in via straordinaria, fuori stagione e in modo irrazionale, solo in alcune vie della città, mentre sul lungomare, dove è presente un vero e proprio Museo del verde, non si registra alcun intervento di gestione se non quelli di recupero dei rami caduti o pericolanti, l’ultimo risalente proprio a Domenica 11 Settembre presso Piazza Indipendenza.
Pertanto mi faccio promotore di una proposta che questa amministrazione, se ha davvero a cuore le sorti degli alberi che adornando il nostro lungomare e non solo, dovrebbe accogliere ovvero prevedere una analisi fitostatica volta a stabilire la pericolosità degli esemplari arborei più importanti e quindi definirne gli interventi per la loro messa in sicurezza.
A tal fine è indispensabile dare seguito al protocollo d’intesa già stipulato tra l’amministrazione comunale e l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria (Prorettorato “verde d’ateneo”) al fine di pianificare secondo le buone prassi d’intervento la gestione del patrimonio arboreo cittadino.
Mi auguro che oltre le divergenze politiche si guardi come unico obiettivo la salvaguardia del nostro patrimonio arboreo ed il benessere dei reggini e auspico che questa mia proposta venga presa in seria considerazione”.