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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 17 GIUGNO 2024

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Indagine “Gallicò” nel Reggino, secondo gli inquirenti le assunzioni le decidevano i clan, come anche la vendita del pane Tra agguati, intimidazioni e pizzo, il potere criminale per scalare il potere e conquistare il territorio controllandolo

Indagine “Gallicò” nel Reggino, secondo gli inquirenti le assunzioni le decidevano i clan, come anche la vendita del pane Tra agguati, intimidazioni e pizzo, il potere criminale per scalare il potere e conquistare il territorio controllandolo

Nell’indagine della DDA denominata “Gallicò”, la disamina dei magistrati è inquietante in merito alle penetrazioni della cosca reggina nell’economia del territorio, dove impartiva ordini e assunzioni ricorrendo al potere criminale.
Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Mario Chindemi, facevano sì che “individuava in Domenico Marcianò, detto “Micu briscola”, come esponente apicale della cosca e al contempo faceva sfoggio del proprio potere criminale, facendo assumere persone a lui legate, tra mogli, figli, e fratelli dei membri del clan della cosca di Gallico, il tutto per dimostrare il forte controllo del territorio.
Uno dei casi emblematici spiegati dagli inquirenti riguarda la “promozione sul luogo di lavoro della moglie di Antonino Crupi (indagato), nel maggio del 2018 “sponsorizzando la promozione in carriera della moglie” nel supermercato dove lavorava e Crupi, evidentemente arrabbiato per tale questione che non si verificava, come se si sentisse preso in giro, interloquisce con il Capo Area e con tono minaccioso gli dice, ““Gli ho detto: dimmi una cosa, com’è questa storia? Tu pensi che vuoi prendere per il culo a mia moglie”, e lo stesso l’avrebbe rassicurato che “Entro cinque giorni, io mi devo vedere con i dirigenti! Te la risolvo io la cosa, stai tranquillo”.
Ma secondo gli inquirenti costitutiva un ostacolo di non poco conto l’iscrizione della moglie a un sindacato e si rivolgeva alla stessa con parole, “Vedi che il sindacato è un’infamità… io non devo passare per lo zimbello”.
Ma poi si arriva alle minacce con parole durissime anche tramite dei consigli a Crupi, intercettati dagli inquirenti, che invitano Crupi a punire la propria moglie per la situazione che si era venuta a crare, “Devi alzare le mani!… Devi alzare le mani. Le devi alzare le mani e la devi sfregiare! Perché se non capisce così, devi alzare le manie sfregiarla!”.
Altre questioni che testimoniano la presenza della cosca di Gallico riguardano permessi per poter costruire in una certa area territoriale oppure di vendere il pane in una determinata area, “si fa così e basta”. Un controllo criminale quello di Gallico che come ha spiegato anche il Procuratore Giovanni Bombardieri imponevano un controllo ferreo del territorio e delle sue attività commerciali.