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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Incontro della cittadinanza deliese con Giorgia Benusiglio dopo il trapianto di fegato L’iniziativa voluta dalla locale sezione della Croce Rossa, guidata dal presidente Domenico Fedele, si è tenuta presso il salone parrocchiale “S. Elia”

Incontro della cittadinanza deliese con Giorgia Benusiglio dopo il trapianto di fegato L’iniziativa voluta dalla locale sezione della Croce Rossa, guidata dal presidente Domenico Fedele, si è tenuta presso il salone parrocchiale “S. Elia”
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Di Angela Strano

DELIANUOVA – Interessante ed emozionante incontro della cittadinanza deliese con Giorgia Benusiglio, una giovane donna che, nel ’99, dopo aver assunto una piccola quantità di ecstasy, è stata costretta a subire un trapianto di fegato; la sua vita da allora è volta a far comprendere ai ragazzi quali possono essere i rischi legati all’assunzione di droghe, per questo si reca nelle scuole e partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche, inoltre alla sua storia è stato dedicato un docufilm. L’iniziativa voluta dalla locale sezione della Croce Rossa, guidata dal presidente Domenico Fedele, si è tenuta presso il salone parrocchiale “S. Elia” lo scorso 5 dicembre. All’incontro era presente Pellegrino Mancini, direttore del Centro Regionale Trapianti. A dare il benvenuto a Giorgia e ai presenti, il presidente Fedele il quale ha spiegato di aver visto la giovane per la prima volta alla trasmissione Rai “Vieni con me” ed ha subito pensato che sarebbe stato utile per i giovani un incontro con la stessa. Giorgia, che al mattino aveva già incontrato gli alunni della scuola secondaria di primo grado, ha raccontato ancora una volta la sua esperienza di vita. “Dopo il trapianto l’ospedale era la mia seconda casa, pesavo appena 27 kg, e quando finalmente ho superato la fase di rigetto ho ricominciato a vivere”, ha detto, “facendo anche riabilitazione muscolare e polmonare, conseguenza di complicazioni che mi avevano portata a stare in terapia intensiva, e lì mi sono trovata da sola con le mie paure”. E’ proprio in quella solitudine che Giorgia decide che deve ricominciare a vivere, ma purtroppo, in seguito ai controlli che i trapiantati devono fare, scopre di avere un tumore alla cervice, e qui ha sottolineato l’importanza della prevenzione. Giorgia ha ripetuto più volte che “quando ci si accorge di essere gli autori della propria disfatta e ti viene data una seconda possibilità, ti rendi conto di quanto sia preziosa la vita e allora capisci quanto sia importante farne un capolavoro”. Il messaggio di questa donna è stato rivolto soprattutto ai giovani affinché comprendano che le scelte che fanno ogni giorno hanno delle conseguenze. Pellegrino Mancini ha spiegato, in relazione ai trapianti, la differenza tra coma e morte cerebrale, richiamando la Legge 578/93, il medico ha fatto sapere altresì che la Calabria è agli ultimi posti per numeri di donatori e per questo dipendiamo da altre regioni. Giorgia, infine, invitando alla donazione, ha detto che vi è una trasgressione negativa che è quella di chi fa uso di droghe e una positiva che è quella di chi intende diventare un potenziale donatore. A Giorgia è stata donata una targa ricordo in pietra verde, opera dell’artista Pepe’Carbone. Prima della conclusione vi sono state le testimonianze di alcuni trapiantati.